Cronaca
Simulano una vendita, la Finanza sequestra un immobile da 600mila euro
Si trova in Darsena ed è di proprietà di una società con 211mila euro di debito con l'Agenzia delle entrate
![Simulano una vendita, la Finanza sequestra un immobile da 600mila euro](/file/articoli/th/articoli_637711010160093552.jpg)
29 ottobre 2021 - Le Fiamme Gialle del Comando provinciale hanno sequestrato, come disposto dal Tribunale di Ravenna, un complesso immobiliare nel quartiere Darsena e composto da ampi locali a uso ufficio, un archivio, una cantina e tre posti auto, nei confronti di una società ravennate operante nel settore della consulenza e della progettazione tecnica debitrice verso l’erario per oltre 200mila euro e già destinataria di numerose cartelle di pagamento per debiti iscritti a ruolo e non onorati.
Il provvedimento è conseguenza della segnalazione inoltrata dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione alla Procura della Repubblica di Ravenna per l’ipotesi di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
La società all’epoca proprietaria degli immobili, già destinataria di 18 cartelle di pagamento notificate tra il 2013 ed il 2019 per un debito complessivo - tra imposte evase, interessi e sanzioni amministrative - di oltre 211.000 euro, dopo aver richiesto e ottenuto 6 procedure di rateizzazione, tutte poi revocate per decadenza, ha deciso di mettere al riparo da eventuali prevedibili procedure esecutive i cespiti immobiliari facenti parte del patrimonio societario alienandoli fittiziamente a un prezzo dolosamente e palesemente sottostimato a un'altra società in realtà riconducibile al marito dell’amministratrice venditrice e con lo stesso oggetto e sede sociale della cedente.
La Procura della Repubblica ha quindi iscritto nel registro degli indagati entrambi i coniugi, già gravati da precedenti penali, e ha chiesto al giudice di sequestrare i beni in via precauzionale per evitare che gli indagati potessero decidere di stipulare ulteriori vendite a favore di terzi in buona fede, facendo poi sparire il provento della cessione.
Sulla base di questo quadro indiziario il giudice ha quindi disposto il sequestro dell’intero immobile e i finanzieri del Gruppo di Ravenna hanno ora provveduto all’esecuzione del provvedimento.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Il provvedimento è conseguenza della segnalazione inoltrata dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione alla Procura della Repubblica di Ravenna per l’ipotesi di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
La società all’epoca proprietaria degli immobili, già destinataria di 18 cartelle di pagamento notificate tra il 2013 ed il 2019 per un debito complessivo - tra imposte evase, interessi e sanzioni amministrative - di oltre 211.000 euro, dopo aver richiesto e ottenuto 6 procedure di rateizzazione, tutte poi revocate per decadenza, ha deciso di mettere al riparo da eventuali prevedibili procedure esecutive i cespiti immobiliari facenti parte del patrimonio societario alienandoli fittiziamente a un prezzo dolosamente e palesemente sottostimato a un'altra società in realtà riconducibile al marito dell’amministratrice venditrice e con lo stesso oggetto e sede sociale della cedente.
La Procura della Repubblica ha quindi iscritto nel registro degli indagati entrambi i coniugi, già gravati da precedenti penali, e ha chiesto al giudice di sequestrare i beni in via precauzionale per evitare che gli indagati potessero decidere di stipulare ulteriori vendite a favore di terzi in buona fede, facendo poi sparire il provento della cessione.
Sulla base di questo quadro indiziario il giudice ha quindi disposto il sequestro dell’intero immobile e i finanzieri del Gruppo di Ravenna hanno ora provveduto all’esecuzione del provvedimento.
![](/images/favicon.png)
© copyright la Cronaca di Ravenna
Altro da:
Cronaca
![CNA parti CNA parti](/file/banner/banner_90.gif)