Frode fiscale, sequestrati 200mila euro a un imprenditore | la CRONACA di RAVENNA

Frode fiscale, sequestrati 200mila euro a un imprenditore

Operazione della Finanza. L'uomo negli anni 2015 e 2016 aveva contabilizzato numerose fatture false

finanza
16 settembre 2021 - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ravenna hanno confiscato beni e liquidità finanziarie nei confronti di F.D., imprenditore sessantenne originario della provincia di Agrigento e residente in Cervia, per un valore complessivo di 208.704 euro, pari al profitto ottenuto a suo tempo grazie all’illecito risparmio di imposte.

La verifica fiscale è stata avviata a febbraio 2019, nei confronti di una società che gestiva un bar ristorante a Ravenna, dalla Finanza di Ravenna, allertata dai colleghi di Cosenza che avevano scoperto un gruppo criminale con base operativa in Calabria, ma dedito all’emissione di fatture false a favore di imprese con sede in diverse Regioni d’Italia, tra cui anche l’azienda ravennate.

La successiva ispezione contabile ha accertato la contabilizzazione negli anni 2015 – 2016 di numerose fatture false emesse da ben 6 diverse società cartiere per fittizie vendite di stoviglie, arredi, tovaglie, macchinari e prestazioni di servizi vari, per un imponibile complessivo di 650.000 euro.
Grazie alla dichiarazione di questi costi fittizi, la società aveva dunque potuto evadere oltre duecento mila euro di tasse, tra imposte dirette e IVA.

Uno degli amministratori pro tempore dell'azienda ha ammesso gli addebiti e chiesto di poter patteggiare la pena, usufruendo dei vantaggi dovuti alla scelta del rito alternativo.
Diventata irrevocabile la sentenza, la Procura della Repubblica di Ravenna ha proceduto quindi a darne immediata esecuzione, disponendo la confisca a carico del condannato di beni personali per un valore pari all’illecito profitto ottenuto, così da restituire il maltolto alle casse dello Stato. Sulla base di questa delega i finanzieri della Tenenza di Cervia hanno confiscato 15.000 euro in contanti rinvenuti nei conti bancari personali del condannato, e un appartamento e un garage a Cervia.

L’operazione ora conclusa testimonia l’efficacia del presidio offerto dalla Guardia di Finanza per il contrasto alla criminalità economica e alle più perniciose forme di frodi fiscali ideate e poste in essere da gruppi criminali organizzati e operanti sull’intero territorio nazionale, che rappresentano un grave perturbamento degli equilibri di mercato consentendo alle imprese conniventi un ingente illecito abbattimento dei costi gestionali a danno non solo della finanza pubblica ma anche delle imprese legali loro concorrenti.


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