Cronaca
I 'no vax' della scuola si concentrano tra Ravenna, Rimini e Forlì
Sono il 14,95% del totale, contro una media regionale del 6,05%. Informativa della Regione al commissario Figliuolo. I problemi sul tappeto sono ancora numerosi
20 agosto 2021 - Nel triangolo Forlì, Ravenna, Rimini si concentra il maggior numero dei no vax del mondo della scuola. Parliamo del 14,95%, dalle maestre delle materne ai dipendenti universitari, che non ha fatto né la prima né la seconda dose di vaccino.
Il dato si ricava dall’informativa che l’assessorato regionale alla Scuola ha inviato alla struttura per l’emergenza Covid gestita dal commissario Francesco Figliuolo. A Parma, Piacenza e Reggio Emilia risultano tutti vaccinati, a Bologna i non vaccinati sono l'11%. In Emilia-Romagna sono il 6,05%, ovvero 5.732 su 94.792.
La nota della Regione inviata a Roma spiega che il calcolo è fatto sui residenti e assistiti dal medico di base in Emilia- Romagna.
“Il numero a cui siamo arrivati è stato definito al meglio delle nostre possibilità” ha spiegato l’assessore regionale Paola Salomoni. La speranza è quella che nei prossimi giorni si riesca ad aumentare la percentuale di vaccinati. Anche se all’appello mancano anche i supplenti che arriveranno all’ultimo momento e sui quali ancora non si sa nulla.
Tra gli altri problemi, quello dei trasporti, che dovrebbe risolversi con la capienza all'80%. La Regione attende anche il via libera di Figliuolo sulle mascherine Ffp2 gratuite per gli studenti che vanno a scuola coi mezzi pubblici.
La tempistica prevede per il primo di settembre l’inizio delle attività nei plessi scolastici. Il 13 il via alle lezioni. Il Governo ha stabilito che i docenti che non esibiranno il green pass non potranno svolgere le lezioni e il ministro Bianchi ha specificato che per i docenti non vaccinati non verranno forniti tamponi gratis.
Dopo 5 giorni di assenza scatterà per gli insegnanti la sospensione dal servizio. A quel punto, quei 5.732 operatori scolastici non vaccinati cominceranno a diventare un grosso problema nell’economia del personale.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Il dato si ricava dall’informativa che l’assessorato regionale alla Scuola ha inviato alla struttura per l’emergenza Covid gestita dal commissario Francesco Figliuolo. A Parma, Piacenza e Reggio Emilia risultano tutti vaccinati, a Bologna i non vaccinati sono l'11%. In Emilia-Romagna sono il 6,05%, ovvero 5.732 su 94.792.
La nota della Regione inviata a Roma spiega che il calcolo è fatto sui residenti e assistiti dal medico di base in Emilia- Romagna.
“Il numero a cui siamo arrivati è stato definito al meglio delle nostre possibilità” ha spiegato l’assessore regionale Paola Salomoni. La speranza è quella che nei prossimi giorni si riesca ad aumentare la percentuale di vaccinati. Anche se all’appello mancano anche i supplenti che arriveranno all’ultimo momento e sui quali ancora non si sa nulla.
Tra gli altri problemi, quello dei trasporti, che dovrebbe risolversi con la capienza all'80%. La Regione attende anche il via libera di Figliuolo sulle mascherine Ffp2 gratuite per gli studenti che vanno a scuola coi mezzi pubblici.
La tempistica prevede per il primo di settembre l’inizio delle attività nei plessi scolastici. Il 13 il via alle lezioni. Il Governo ha stabilito che i docenti che non esibiranno il green pass non potranno svolgere le lezioni e il ministro Bianchi ha specificato che per i docenti non vaccinati non verranno forniti tamponi gratis.
Dopo 5 giorni di assenza scatterà per gli insegnanti la sospensione dal servizio. A quel punto, quei 5.732 operatori scolastici non vaccinati cominceranno a diventare un grosso problema nell’economia del personale.
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