Cronaca
Valle della Canna, l'annuncio: "Intervento tempestivo, botulino sconfitto"
Oggi recuperati 38 uccelli tra morti e sofferenti dopo l'allarme di martedì. L'acqua sta defluendo, in salvo i pesci
![Valle della Canna, l'annuncio: Intervento tempestivo, botulino sconfitto](/file/articoli/th/articoli_637649084857635549.jpg)
18 agosto 2021 - "Questi numeri molto più bassi permettono di valutare che molto probabilmente l’intervento così tempestivo e risoluto sia stato efficace per interrompere sul nascere il fenomeno".
Con questa dichiarazione diffusa a metà pomerriggio, Comune ed Ente Parco del Delta hanno annunciato che questa volta il botulino è stato battuto.
Nelle varie uscite con i barchini da valle, oggi i cacciatori hanno raccolto 22 uccelli acquatici morti e 16 vivi. Meno della metà di ieri, quando erano stati un centinaio in tutto.
Questa mattina, a partire dalle 8, la task force allestita dal Comune e dall’Ente Parco in collaborazione con l’ATC RA2, le associazioni venatorie e quelle ambientaliste della rete Salviamo il Fratino, tra cui le GEV di Legambiente, le associazioni di pescatori sportivi e coordinata dagli agenti della Polizia Locale, sezione Zone naturali e dal personale della stazione di Casalborsetti dei Carabinieri Forestali, ha operato per raccogliere gli altri animali nel frattempo intossicati, per monitorare l’andamento dei livelli idrici e il regolare deflusso delle acque e verificare la situazione del pesce.
Il regolare deflusso delle acque, che ha già determinato una diminuzione di circa 5 cm del livello, è stato possibile anche grazie alle manovre svolte dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale presso l’impianto idrovoro che solleva le acque dello scolo Rivalone per immetterle nel canale Destra Reno.
Al termine della mattinata sono stati posizionati dissuasori acustici (i cosiddetti “cannoncini” ad aria compressa) per allontanare gli uccelli in attesa che si ripristinino le condizioni ottimali: le anatre si spostano e si alimentano, infatti, molto in orari notturni ed è ora assolutamente fondamentale evitare che sostino e si cibino nelle acque di Valle Mandriole.
Durante la mattinata sono stati anche compiuti alcuni campionamenti delle acque da parte del personale di Arpae per analizzare parametri fisici, chimici e microbiologici: i risultati di queste analisi aiuteranno a prendere le decisioni gestionali prossime.
Parte delle carcasse, infine, in accordo con il Servizio di sanità Animale di Ravenna, è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, non solo per le analisi sulla presenza di botulino, ma anche per fornire dati utili al monitoraggio dell’influenza aviaria.
Nei prossimi giorni si proseguirà con il deflusso delle acque, che dovrebbe concludersi nella giornata di venerdì, lasciando poi il compito di prosciugare completamente le pozze e i fanghi al torrido sole previsto anche per i prossimi giorni.
Inoltre, si continuerà, con il preziosissimo e fondamentale contributo dei tanti volontari accorsi, con la raccolta di eventuali altri animali morti o in difficoltà, per prevenire l’aumento del tasso di contaminazione del sito e con l’attività di presidio per evitare la sosta di nuovi stormi in migrazione.
Probabilmente a partire già dalla giornata di domani, 19 agosto, si inizierà anche il recupero del pesce, grazie alla diminuzione ulteriore del livello dell’acqua e alla concentrazione degli animali nelle pozze residue adiacenti i manufatti idraulici.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Con questa dichiarazione diffusa a metà pomerriggio, Comune ed Ente Parco del Delta hanno annunciato che questa volta il botulino è stato battuto.
Nelle varie uscite con i barchini da valle, oggi i cacciatori hanno raccolto 22 uccelli acquatici morti e 16 vivi. Meno della metà di ieri, quando erano stati un centinaio in tutto.
Questa mattina, a partire dalle 8, la task force allestita dal Comune e dall’Ente Parco in collaborazione con l’ATC RA2, le associazioni venatorie e quelle ambientaliste della rete Salviamo il Fratino, tra cui le GEV di Legambiente, le associazioni di pescatori sportivi e coordinata dagli agenti della Polizia Locale, sezione Zone naturali e dal personale della stazione di Casalborsetti dei Carabinieri Forestali, ha operato per raccogliere gli altri animali nel frattempo intossicati, per monitorare l’andamento dei livelli idrici e il regolare deflusso delle acque e verificare la situazione del pesce.
Il regolare deflusso delle acque, che ha già determinato una diminuzione di circa 5 cm del livello, è stato possibile anche grazie alle manovre svolte dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale presso l’impianto idrovoro che solleva le acque dello scolo Rivalone per immetterle nel canale Destra Reno.
Al termine della mattinata sono stati posizionati dissuasori acustici (i cosiddetti “cannoncini” ad aria compressa) per allontanare gli uccelli in attesa che si ripristinino le condizioni ottimali: le anatre si spostano e si alimentano, infatti, molto in orari notturni ed è ora assolutamente fondamentale evitare che sostino e si cibino nelle acque di Valle Mandriole.
Durante la mattinata sono stati anche compiuti alcuni campionamenti delle acque da parte del personale di Arpae per analizzare parametri fisici, chimici e microbiologici: i risultati di queste analisi aiuteranno a prendere le decisioni gestionali prossime.
Parte delle carcasse, infine, in accordo con il Servizio di sanità Animale di Ravenna, è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, non solo per le analisi sulla presenza di botulino, ma anche per fornire dati utili al monitoraggio dell’influenza aviaria.
Nei prossimi giorni si proseguirà con il deflusso delle acque, che dovrebbe concludersi nella giornata di venerdì, lasciando poi il compito di prosciugare completamente le pozze e i fanghi al torrido sole previsto anche per i prossimi giorni.
Inoltre, si continuerà, con il preziosissimo e fondamentale contributo dei tanti volontari accorsi, con la raccolta di eventuali altri animali morti o in difficoltà, per prevenire l’aumento del tasso di contaminazione del sito e con l’attività di presidio per evitare la sosta di nuovi stormi in migrazione.
Probabilmente a partire già dalla giornata di domani, 19 agosto, si inizierà anche il recupero del pesce, grazie alla diminuzione ulteriore del livello dell’acqua e alla concentrazione degli animali nelle pozze residue adiacenti i manufatti idraulici.
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