Guida ambientale aggredita da pescatori di frodo | la CRONACA di RAVENNA

Guida ambientale aggredita da pescatori di frodo

L'episodio alla Foce del Bevano, i bracconieri stavano raccogliendo vongole in zona interdetta

12 agosto 2021 - Una guida ambientale è stata aggredita da due pescatori di frodo a Foce Bevano. Lo rendono noto il Comune e il Parco del Delta del Po. L'episodio è accaduto ieri.

"Durante una visita guidata organizzata dalla Cooperativa Atlantide, nell’ambito delle attività del centro visite “Bevanella”, del Parco del Delta - spiegano i due enti - la guida ambientale della cooperativa è stata aggredita, malmenata e minacciata di morte da due bracconieri intenti a raccogliere le vongole veraci presso la foce del Bevano".

La foce è area estremamente fragile e delicata, di straordinario valore naturalistico, paesaggistico e turistico, rigorosamente protetta tanto dalla Riserva Naturale, quanto dal Parco del Delta del Po. L’accesso è addirittura vietato, salvo che in occasione delle affascinanti visite guidate organizzate sotto l’egida del Parco del Delta e dei Carabinieri Forestali.

La pesca e la raccolta dei molluschi sono vietate, ma da qualche tempo la raccolta di frodo ha preso piede ed è monitorata e repressa tanto dai Carabinieri Forestali, quanto dalla Polizia Locale del Comune di Ravenna, che ha un distaccamento dedicato proprio alla vigilanza negli ambienti naturali.

"L’elevata naturalità dell’area, l’ecosistema completo e complesso, la buona qualità delle acque del Bevano hanno fatto fiorire localmente grandi banchi di vongole veraci, che hanno attirato l’attenzione dei delinquenti dediti a questa attività criminosa, non soltanto perché vietata, ma anche perché causa di gravi alterazioni del fragile equilibrio di quest’area meravigliosa e, ora, anche perché aggravata da questo episodio. La raccolta e il traffico illegali delle vongole veraci rendono cifre da capogiro e hanno purtroppo attirato, negli ultimi tempi, l’attenzione della malavita", dichiarano Comune e Parco del Delta.

La guida, mentre accompagnava una decina di turisti, ha semplicemente fatto notare ai due bracconieri che stavano pescando in un’area vietata e questi si sono avvicinati al coraggioso malcapitato e, forti del numero maggiore, lo hanno preso a schiaffi, minacciandolo addirittura di morte. Nessun pericolo per i visitatori, tenuti a debita distanza dalla guida stessa. Quest’ultimo, prima di recarsi all’ospedale per le cure del caso, ha avvisato la Polizia Locale, che si è precipitata sul posto, constatando che i bracconieri erano fuggiti.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, condanna fermamente l’accaduto e "loda il coraggio e la professionalità" della guida ambientale, evidenziando l’importanza del ruolo del distaccamento ambientale della Polizia Locale nel contenere questo dilagante fenomeno della raccolta di frodo delle vongole veraci, in tutto il litorale ravennate, dalla foce del Reno, alla Piallassa della Baiona, fino alla foce del Bevano. La città di Ravenna non può accettare questo tipo di episodi.

La presidente del Parco del Delta del Po, Aida Morelli, "si unisce alla riprovazione per quanto accaduto e alla solidarietà per la guida ambientale ed evidenzia come sia assolutamente necessario coordinare gli sforzi, già profusi dalla Polizia Locale di Ravenna e dai Carabinieri Forestali, intensificandoli in particolare durante le visite guidate e sollecitando anche l’intervento di altre Forze dell’Ordine, per reprimere sul nascere questo fenomeno che mina il rilancio di un’area protetta straordinaria e di grande valore ambientale, naturalistico e turistico come il Parco del Delta del Po. Perché l’ambiente naturale sia adeguatamente protetto e perché tutti ne possano fruire in tranquillità e armonia, nel pieno rispetto delle regole".

"Apprendiamo con sconcerto del gravissimo episodio che ha coinvolto una guida ambientale" scrive Italia Nostra.
"Chiediamo a tutti gli Enti la massima attenzione su questa emergenza sanitaria ed ambientale che rischia gravi ripercussioni sui cittadini a breve e a lungo termine, al sindaco di valutare il divieto della raccolta di molluschi ed al Prefetto di dichiarare l’emergenza per la Pialassa Piomboni.


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