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Campus/ A scuola di 'Ambiente e salute' per integrare le conoscenze
Come relatori personalità nazionali e internazionali. Tra gli iscritti medici, statistici, epidemiologici, biologi, valutatori di impatto ambientale con provenienza da tutta Italia
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18 giugno 2021 - La Summer School sul tema 'Ambiente e Salute', organizzata presso il Campus di Ravenna, anche se si è svolta online a causa delle contingenze pandemiche, sì è conclusa oggi. E' durata 5 intere giornate e ha avuto 50 iscritti di diversa professione, dai medici agli statistici/epidemiologi, dai biologi ai valutatori d’impatto ambientale con provenienza da tutta l’Italia.
La motivazione per cui liberi professionisti o funzionari di Agenzie ambientali e dell’Istituto Superiore di Sanità si sono iscritti, è unanime. Innanzitutto, perché l’argomento della Scuola è importante oggi ma sarà sempre più importante nel futuro, per integrare le conoscenze specialistiche di ciascuno con una visione unitaria sugli aspetti ambientali che hanno influenza sulla salute. I medici si sono sempre occupati di salute, gli scienziati ambientali di ambiente, cosi è stato anche per gli altri specialisti.
Questa Scuola offre un significativo passo avanti nella conoscenza del rapporto ambiente e salute, spendibile nella professione. Sicuramente il primo interesse è nato dal fatto che gli organizzatori sono di altissimo livello scientifico, e tra i relatori ci sono personalità nazionali e internazionali molto importanti in questo campo.
"E’ una grande soddisfazione che questa Scuola sia stata proposta nel Campus di Ravenna, dove gli studi sull’ambiente sono stati una colonna portante dalla nascita dell’Università a Ravenna 30 anni fa, e quest’anno abbiamo aperto il Corso di Laurea in Medicina - dice la presidente del Campus, professoressa Elena Fabbri - quale migliore coincidenza per l’incontro tra le due discipline, spero che sia la base per grandi collaborazioni future".
La Scuola è stata organizzata dal direttore, Marco Domenicali – docente dell’Università di Bologna in servizio presso l’ospedale di Ravenna - in collaborazione con l’Arpa Regione Emilia Romagna, nelle persone del direttore Giuseppe Bortone e della responsabile del laboratorio di Carcinogenesi ambientale dell’Arpa Annamaria Colacci, e dell’Ateneo di Bologna, e Francesco Forastiere, epidemiologo e consulente dell’OMS, e con docenti dell’Università di Bologna negli ambiti delle Scienze Ambientali, Chimica e Medicina. La Fondazione Flaminia si è occupata della gestione amministrativa.
Si è parlato dell’inquinamento ambientale e delle relazioni con le patologie identificate o sospettate di essere correlate, della salvaguardia della salute attraverso acqua e alimenti salubri, dell’evoluzione delle normative alla luce dei nuovi risultati scientifici, della messa a punto di nuovi test più sensibili, della relazione delle problematiche ambientali con l’emergenza Covid, dell’analisi di rischio, e degli aspetti di comunicazione.
Nel Campus di Ravenna nell’autunno sarà aperto anche un Master di secondo livello sul tema “Ambiente e Salute”, ancora con l’obiettivo di integrare le conoscenze che oggi servono per affrontare temi ambientali complessi e cruciali per la salute.
© copyright la Cronaca di Ravenna
La motivazione per cui liberi professionisti o funzionari di Agenzie ambientali e dell’Istituto Superiore di Sanità si sono iscritti, è unanime. Innanzitutto, perché l’argomento della Scuola è importante oggi ma sarà sempre più importante nel futuro, per integrare le conoscenze specialistiche di ciascuno con una visione unitaria sugli aspetti ambientali che hanno influenza sulla salute. I medici si sono sempre occupati di salute, gli scienziati ambientali di ambiente, cosi è stato anche per gli altri specialisti.
Questa Scuola offre un significativo passo avanti nella conoscenza del rapporto ambiente e salute, spendibile nella professione. Sicuramente il primo interesse è nato dal fatto che gli organizzatori sono di altissimo livello scientifico, e tra i relatori ci sono personalità nazionali e internazionali molto importanti in questo campo.
"E’ una grande soddisfazione che questa Scuola sia stata proposta nel Campus di Ravenna, dove gli studi sull’ambiente sono stati una colonna portante dalla nascita dell’Università a Ravenna 30 anni fa, e quest’anno abbiamo aperto il Corso di Laurea in Medicina - dice la presidente del Campus, professoressa Elena Fabbri - quale migliore coincidenza per l’incontro tra le due discipline, spero che sia la base per grandi collaborazioni future".
La Scuola è stata organizzata dal direttore, Marco Domenicali – docente dell’Università di Bologna in servizio presso l’ospedale di Ravenna - in collaborazione con l’Arpa Regione Emilia Romagna, nelle persone del direttore Giuseppe Bortone e della responsabile del laboratorio di Carcinogenesi ambientale dell’Arpa Annamaria Colacci, e dell’Ateneo di Bologna, e Francesco Forastiere, epidemiologo e consulente dell’OMS, e con docenti dell’Università di Bologna negli ambiti delle Scienze Ambientali, Chimica e Medicina. La Fondazione Flaminia si è occupata della gestione amministrativa.
Si è parlato dell’inquinamento ambientale e delle relazioni con le patologie identificate o sospettate di essere correlate, della salvaguardia della salute attraverso acqua e alimenti salubri, dell’evoluzione delle normative alla luce dei nuovi risultati scientifici, della messa a punto di nuovi test più sensibili, della relazione delle problematiche ambientali con l’emergenza Covid, dell’analisi di rischio, e degli aspetti di comunicazione.
Nel Campus di Ravenna nell’autunno sarà aperto anche un Master di secondo livello sul tema “Ambiente e Salute”, ancora con l’obiettivo di integrare le conoscenze che oggi servono per affrontare temi ambientali complessi e cruciali per la salute.
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