Sclerosi multipla. 25mila euro per migliorare trattamento e qualità di vita | la CRONACA di RAVENNA

Sclerosi multipla. 25mila euro per migliorare trattamento e qualità di vita

Il progetto della dottoressa Piscaglia (Neurologia ospedale di Ravenna) tra i dodici premiati da un bando della Roche

07 giugno 2021 - Si chiama “OASI" e sta per (Organizzazione, Assistenza, Scienza e Innovazione) per le persone con la Sclerosi Multipla”, il progetto presentato dalla dottoressa Maria Grazia Piscaglia, dirigente medico della Neurologia di Ravenna, diretta dal dottor Pietro Querzani, risultato fra i 12 vincitori del bando promosso dalla ditta Roche. Il tema oggetto del bando era indirizzato alla ricerca di soluzioni innovative per i servizi rivolti alla cura delle persone affette da sclerosi multipla.

“Il centro Sclerosi Multipla dell’ambito di Ravenna - spiega Piscaglia - attualmente ha in carico 900 pazienti affetti da questa patologia che fanno riferimento a tre ambulatori dedicati presso i tre ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo. Con questo progetto intendiamo riorganizzare il Centro, centralizzando le agende degli ambulatori dei tre presidi, attivando un punto di ascolto e di Counseling infermieristico, e redigendo una Carta dei Servizi e implementazione di percorsi interdisciplinari di telemedicina per pazienti a maggior carico assistenziale e con difficoltà a raggiungere i vari punti di ubicazione dei servizi”.

Ciò consentirà di migliorare la presa in carico della persona affetta da sclerosi multipla per quanto riguarda non solo le terapie, il monitoraggio clinico, ma anche per gli aspetti che riguardano l’inserimento lavorativo, la vita familiare (intesa anche come pianificazione di gravidanza, ruolo genitoriale) e di partecipazione sociale.

“Il premio - commenta Francesca Bravi, direttore dell’ospedale di Ravenna - ci riempie di infinita soddisfazione, perché pone al centro degli obiettivi di cura la persona nella sua globalità, socialità, inserimento lavorativo, vita quotidiana. Un progetto che contempli una presa in carico multidisciplinare del paziente, che lo accompagni nel suo percorso anche per gli aspetti che riguardano le difficoltà di inclusione nel mondo del lavoro, nel sociale e nella vita famigliare, rappresenta un punto di forza lavorando sulla formazione e valutazione della qualità di vita anche attraverso l’attivazione di ascolto e presa in carico con strumenti di telemedicina e teleconsulto”.

I 12 premi vincitori del bando Roche, valutati e selezionati dalla Fondazione Sodalitas (partner esterno), hanno ricevuto ciascuno 25.000 euro.


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