Cronaca
Ultimo giorno di scuola. Il preside: "C'è molta stanchezza, ma siamo ottimisti sul futuro"
Il dirigente del Liceo Scientifico A.Oriani di Ravenna, Gianluca Dradi, fa un bilancio dell'ultimo anno scolastico e sottolinea come finalmente sia in calendario la risoluzione di nodi storici della scuola
04 giugno 2021 - Ultimo giorno di scuola. Da venerdì 4 o sabato 5 maggio, a seconda che abbiano o meno lezione il sabato, i ragazzi sono in vacanza.
“E’ stato un anno che ha fatto seguito a un altro mezzo anno caratterizzato dalla didattica a distanza, a un'estate in cui abbiamo tutti lavorato per la ripartenza di questo anno scolastico, per prendere le misure, per spostare i banchi, per mettere la segnaletica e affrontare le problematiche connesse al modo con il quale si pensava di ripartire”, commenta il professor Gianluca Dradi, dirigente del Liceo Scientifico “A.Oriani” a cui abbiamo chiesto un bilancio di fine anno.
“Poi i mesi dell’autunno e dell’inverno sono stati purtroppo caratterizzati dalla pandemia in fase acuta e questo ha determinato una riorganizzazione continua con cambi di scenari organizzativi frequenti. E, quindi, diciamo che siamo stanchi noi, che abbiamo curato l'organizzazione, sono stanchi i docenti perché fare bene la didattica a distanza è più complesso rispetto alla didattica in presenza. E sono sicuramente stanchi e stressati anche gli studenti: questa lunga fase di didattica mista ha gravato su di loro, perché per seguire bene e per riuscire ad avere delle buone performance scolastiche è stato chiesto a loro, inevitabilmente, una maggiore responsabilizzazione e autodisciplina”.
Dradi conclude però con una nota di ottimismo: “Innanzitutto, pare che siamo in fase di uscita da questa pandemia. Inoltre, con il piano nazionale di ripresa e resilienza e con il patto per la scuola firmato il 20 maggio tra il ministro dell'Istruzione e le organizzazioni sindacali, sembra finalmente in calendario la risoluzione di nodi storici della scuola. I problemi del reclutamento, il precariato e l'eccessivo numero di studenti per classe sono stati individuati come emergenze e ci sono le risorse economiche per risolverli. Quindi, abbiamo una nota di ottimismo sul futuro”.
MVV
© copyright la Cronaca di Ravenna
“E’ stato un anno che ha fatto seguito a un altro mezzo anno caratterizzato dalla didattica a distanza, a un'estate in cui abbiamo tutti lavorato per la ripartenza di questo anno scolastico, per prendere le misure, per spostare i banchi, per mettere la segnaletica e affrontare le problematiche connesse al modo con il quale si pensava di ripartire”, commenta il professor Gianluca Dradi, dirigente del Liceo Scientifico “A.Oriani” a cui abbiamo chiesto un bilancio di fine anno.
“Poi i mesi dell’autunno e dell’inverno sono stati purtroppo caratterizzati dalla pandemia in fase acuta e questo ha determinato una riorganizzazione continua con cambi di scenari organizzativi frequenti. E, quindi, diciamo che siamo stanchi noi, che abbiamo curato l'organizzazione, sono stanchi i docenti perché fare bene la didattica a distanza è più complesso rispetto alla didattica in presenza. E sono sicuramente stanchi e stressati anche gli studenti: questa lunga fase di didattica mista ha gravato su di loro, perché per seguire bene e per riuscire ad avere delle buone performance scolastiche è stato chiesto a loro, inevitabilmente, una maggiore responsabilizzazione e autodisciplina”.
Dradi conclude però con una nota di ottimismo: “Innanzitutto, pare che siamo in fase di uscita da questa pandemia. Inoltre, con il piano nazionale di ripresa e resilienza e con il patto per la scuola firmato il 20 maggio tra il ministro dell'Istruzione e le organizzazioni sindacali, sembra finalmente in calendario la risoluzione di nodi storici della scuola. I problemi del reclutamento, il precariato e l'eccessivo numero di studenti per classe sono stati individuati come emergenze e ci sono le risorse economiche per risolverli. Quindi, abbiamo una nota di ottimismo sul futuro”.
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