Bomba disinnescata e fatta esplodere in una cava | la CRONACA di RAVENNA

Bomba disinnescata e fatta esplodere in una cava

In mattinata c'era stata l'evacuazione di Porto Corsini e Marina di Ravenna

19 maggio 2021 - Si sono concluse intorno alle 14.40, con il brillamento in una cava alla periferia di Ravenna, le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno bellico inesploso trovato il 16 aprile a Porto Corsini, nei pressi di via Molo San Filippo, durante i lavori di sistemazione della banchina di attracco del traghetto, coordinate dal Centro operativo misto attivato dalla Prefettura di Ravenna.

Tutta l’attività di messa in sicurezza, trasporto e neutralizzazione del dispositivo è stata condotta dall’Esercito Italiano - 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago.

Le modalità di svolgimento delle operazioni sono state concordate tra Prefettura, Comune e tutti i soggetti a qualsiasi titolo coinvolti, affinché l’intervento si completasse nella massima sicurezza.
Alle 11 i militari, dopo aver provveduto alla rimozione dei dispositivi di innesco (despolettamento) e dopo la successiva desaturazione  dell’ordigno, è partito con il dispositivo, a bordo di un mezzo militare idoneo al suo trasporto in sicurezza, alla volta del punto di
brillamento, in una cava della periferia di Ravenna.

La popolazione di Porto Corsini e Marina di Ravenna evacuata ha così iniziato  a fare ritorno nelle proprie abitazioni.

Le modalità di svolgimento delle operazioni sono state concordate tra  Prefettura, Comune e tutti i soggetti a qualsiasi titolo coinvolti,  affinché l’intervento si completi nella massima sicurezza.


L3 operazioni erano iniziate alle 6 di questa mattina con  l'evacuazione di una parte degli abitanti di Porto Corsini per consentire di spostare in una apposita area, la bomba rinvenuta nella banchina di attracco dei traghetti, lungo via Molo San Filippo.
Le operazioni sono coordinate dal Centro operativo misto attivato dalla Prefettura di Ravenna e riunito al campo sportivo di Porto Corsini, in via Baiona 314, dove è anche allestito uno dei due punti di accoglienza per far fronte alle possibili esigenze della popolazione (l’altro è a Marina di Ravenna, negli uffici decentrati di piazzale Marinai d’Italia 19).

Conclusa alle 8.45 l’evacuazione dell’area, a Porto Corsini e Marina di Ravenna, nel raggio di 400 metri dal punto di ritrovamento, il personale dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago ha subito avviato le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno, propedeutiche al trasporto verso il punto di brillamento, in una cava nella periferia di Ravenna.

Le modalità di svolgimento delle operazioni sono state concordate tra Prefettura, Comune e tutti i soggetti a qualsiasi titolo coinvolti, affinché l’intervento si completi nella massima sicurezza.

Foto Massimo Argnani


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