Record Store Day da... record

27 settembre 2020 - Sono stati in molti a rispondere all’invito di Jean Music Room, il negozio specializzato in vinili di Gianni Corbari detto Jean. Fin da prima dell’apertura, alle 10 di ieri mattina, già qualcuno si fermava a guardare i contenitori pieni di album in offerta a 5 e 10 euro; alle 20, ora di chiusura, parecchie persone si attardavano ancora, cercando dischi all’interno o seduti ai tavolini fuori, bevendo un bicchiere di buon vino mentre ascoltavano musica dal vivo.

Nell’ultima parte della giornata, infatti, il percussionista Paolo Marini si è prodotto sul suo handpan, uno strumento di metallo dal suono suadente nato per accompagnare la meditazione, ma ormai adottato da molti per concerti solistici o con gruppi di vario genere. Attratti dalla musica, i passanti di via Girolamo Rossi si fermavano ad ascoltare e molti poi, inevitabilmente, si mettevano a curiosare tra i vinili.

Una riuscita soddisfacente, quindi, per la terza edizione del Record Store Day dopo quelle di giugno e fine agosto di quest’anno. Frutto dell’iniziativa di Jean che saputo creare un’atmosfera accogliente e calorosa con qualche accorgimento ben pensato: un tappeto, i tavolini, il vino; senza contare il sorriso sempre pronto e la cortesia verso i clienti. Ma l’attrattiva principale di questa “festa mondiale del vinile” erano ovviamente i dischi, long playing e compact disc, di un ampio ventaglio di generi: soul, funk, disco ’70, rhytm and blues, jazz, rock, metal, classica e opera. È rimasta invenduta, e quindi è ancora a disposizione degli appassionati, la perla del negozio di Jean, After Bathing at Baxter’s, terzo album degli Jefferson Airplane, ancora sigillato nella busta di cellophane originale della fine degli anni ’60.

Contento per le decine e decine di persone che si sono avvicendate durante la giornata, e in particolare per il gran numero di giovani, Jean ci ha dichiarato che nelle vendite il vinile ha predominato alla grande, per l’80/90 per cento: “Non soltanto il cd in questo momento è in calo per la possibilità di scaricare da internet, ma c’è anche il ritorno al possesso dell’oggetto; è importante la grafica, oltre al suono e a tutto quello che è il vinile. È una passione che a Ravenna si sta diffondendo piano piano anche grazie a questi appuntamenti: i Record Store Day sono diventati un punto d’incontro per le persone interessate che, anche grazie al passaparola, si ritrovano qui e hanno piacere di rivedersi e frequentarsi nel nome della musica”.

Patrizia Luppi


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