Cultura
Premio Guidarello a Marchetti, Miller, Orsina, Di Caro, Serafini, Montanari, Ostolani e Cassani
La serata ha rappresentato non solo un’occasione per celebrare il giornalismo di qualità, ma anche per riflettere su temi cruciali come l'alluvione, la solidarietà, la sostenibilità e l’impegno verso i giovani
La 53ª edizione del Premio Guidarello per il giornalismo d’autore, organizzata da Confindustria Romagna, si è svolta ieri sera al Teatro Alighieri. Condotta da Bruno Vespa e presentata da Ilaria Iacoviello, ha visto la partecipazione di numerose personalità di spicco e ha messo al centro temi di attualità e riflessione sociale.
Il riconoscimento ad honorem è andato a Federico Marchetti, imprenditore ravennate e pioniere nell’unire moda e tecnologia con la creazione di Yoox. Durante la premiazione, Marchetti ha raccontato il suo percorso imprenditoriale iniziato nel 1999, quando trovò supporto finanziario grazie a Elserino Piol, uno dei pochi venture capitalist dell’epoca. La sua visione gli ha permesso di "creare l’offerta prima della domanda", portando alla nascita di un'azienda valutata 5,3 miliardi di euro. Oggi, Marchetti si dedica a progetti di sostenibilità nel settore della moda, puntando a ridurre l’impatto ambientale di un comparto ad alto consumo di risorse.
Tra i premiati del giornalismo nazionale figurano Serena Biondini (Rai), Giovanni Orsina (La Stampa), Paola Di Caro (Corriere della Sera), impegnata anche nella sensibilizzazione sulla sicurezza stradale dopo la tragica perdita del figlio, e Laura Serafini (Sole 24 Ore). Per il giornalismo locale sono stati premiati Massimo Montanari, Davide Cassani e Marisa Ostolani, mentre il giornalista britannico Norman Miller è stato riconosciuto per aver dato visibilità a Ravenna sulle pagine del Times di Londra.
Il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi, ha aperto l’evento ricordando l’importanza di tenere alta l’attenzione sulla sicurezza del territorio e sulla ricostruzione post-alluvione. Un messaggio condiviso anche da Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e neo presidente della Regione Emilia-Romagna, ha evidenziato l'importanza di una progettualità condivisa tra i territori della Romagna. Hsa ribadito la necessità di una collaborazione costante con il governo nazionale per mettere in sicurezza il territorio.
Un lungo applauso ha salutato il prefetto Castrese De Rosa, in vista del suo trasferimento a Catanzaro.
Serena Biondini ha offerto una testimonianza sul dramma vissuto dalla Romagna durante le alluvioni, «sapersi rialzare non significa che non ci sia bisogno di aiuto» e ha evidenziato la necessità di interventi rapidi e incisivi per ridisegnare un territorio più sicuro.
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