Cultura
Cultura, motore dell’economia: Museo Byron e del Risorgimento leva per turismo e sviluppo del territorio
Guberti“ Interventi come il restauro di Palazzo Guiccioli sono vitali per dare quella spinta all’economia necessaria a ripartire con slancio. Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e al suo primo ideatore, Antonio Patuelli”

“Tutta la comunità ravennate, e non solo, plaude all’inaugurazione del complesso museale dedicato a Byron e al Risorgimento, dopo un accurato restauro durato circa un decennio. Una sfida diventata realtà grazie all’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Ernesto Giuseppe Alfieri, e al suo primo ideatore, Antonio Patuelli. E’ alla sua grande intuizione che dobbiamo la rinascita di un patrimonio dal valore storico e culturale inestimabile, nonché la valorizzazione delle preziose memorie ottocentesche della città, e per questo lo ringrazio con profonda gratitudine”. Così Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna. Che continua “Cultura e bellezza in Italia sono tratti identitari radicati nella società e nell’economia, e lo sono in particolare per città d’arte come Ferrara e Ravenna, patrimonio dell’umanità, mete turistiche tra le più apprezzate da italiani e stranieri. Il turismo culturale, così importante per il nostro territorio, è incentrato sulla scoperta della storia, dell’arte e delle tradizioni di una destinazione. Chi lo sceglie cerca esperienze autentiche, per conoscere i tratti identitari delle comunità e dei luoghi, partecipare in modo attivo alla vitalità e vivacità dei territori. Ecco che interventi di questa portata e lungimiranza – ha concluso Guberti - sono vitali per dare quella spinta all’economia necessaria a ripartire con slancio e a portare ricadute positive trasversali a tutto il mondo imprenditoriale”.
Una filiera, quella creativa e culturale, in cui operano soggetti privati, pubblici e del terzo settore che, come emerge dal rapporto “Io sono Cultura”, realizzato dalla Fondazione Symbola in collaborazione con Unioncamere, nel 2023 cresce sia dal punto di vista del valore aggiunto (104,3 miliardi di euro, in aumento del +5,5% rispetto all’anno precedente e del +12,7% rispetto al 2019) che da quello dell’occupazione (1.550.068 lavoratori con una variazione del +3,2% rispetto al 2022, a fronte di un +1,8% registrato a livello nazionale). L’indagine mostra come il settore culturale e creativo abbia un moltiplicatore pari a 1,8. Questo indica che per ogni euro di valore aggiunto generato dalle attività del settore, se ne attivano mediamente altri 1,8 nell’economia più ampia.
In particolare il turismo culturale genera una spesa turistica che contribuisce all’economia dei luoghi visitati e include visite a musei, siti storici, monumenti, gallerie d’arte, festival culturali, spettacoli teatrali, concerti, eventi artistici e altre esperienze legate alla cultura locale. Poco meno della metà della spesa turistica complessiva relativa al 2023 è stata sostenuta da turisti con consumi culturali, per un importo complessivamente pari a 40,9 milioni di euro, ossia il 48,4% della spesa turistica complessiva.

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