Sam Dickinson dal podio olimpico alla vittoria all’IRONMAN Italy | la CRONACA di RAVENNA

Sam Dickinson dal podio olimpico alla vittoria all’IRONMAN Italy

A Cervia il 27enne atleta britannico si è imposto nella gara Pro di domenica 22 settembre. All'evento hanno partecipato più di 5000 atleti da oltre 80 Paesi

23 settembre 2024 -

Il 27enne britannico Sam Dickinson, dopo aver conquistato il bronzo nella prova a squadre delle Olimpiadi di Parigi, ha messo nel mirino le prove IRONMAN® 70.3, in cui a 1,9 km a nuoto seguono 90 km in bici e 21,1 di corsa (113 km in tutto, pari a 70,3 miglia). Nel pomeriggio di domenica 22 settembre, Dickinson si è imposto nella gara Pro di IRONMAN Italy Emilia-Romagna, l’evento IRONMAN più grande al mondo, ospitato per la settima volta da Cervia.

Dickinson ha dominato grazie a un’autorevole gara di testa, completando la prova in 3:40:17. È passato al comando sin dalle prime bracciate e dopo una transizione senza intoppi ha trascorso in testa ogni singolo metro della frazione ciclistica, completata a un’invidiabile media di 45,5 km/h. Dickinson ha potuto così approcciare l’ultima frazione, sulla distanza della mezza maratona, con oltre 4 minuti di vantaggio sui più diretti inseguitori, e resistendo negli ultimi chilometri al rientro del secondo.

«Siamo andati a tutta forza già dai primi metri del nuoto» ha detto Dickinson al traguardo «e il mio piano non era rimanere in testa per tutta la gara, ma mi ci sono trovato e sono riuscito a gestire il vantaggio fino alla fine, tenendo sempre sott’occhio battiti e watt. La frazione di ciclismo ha un percorso molto veloce, dove conta tantissimo l’aerodinamica, ma la salita a metà percorso spezza il ritmo. Negli ultimi chilometri mi sono gustato il tifo e la parte di percorso tra le strade di Cervia. Ora punto ai Mondiali di IRONMAN 70.3»

Una vittoria di rilievo, da parte di un atleta che – in attesa di ripensare ai cinque cerchi olimpici – promette di fare grandi cose nel circuito IRONMAN. Secondo al traguardo Rostyslav Pevtsov, portacolori dell’Azerbaigian e all'esordio nel 70.3; terza piazza per lo statunitense Seth Rider, medaglia d'argento nella prova a squadre di Parigi.

Solo quarto – a riprova del valore agonistico della competizione Pro di Cervia – Tim Hellwig, che nella prova olimpica a squadre aveva conquistato l'oro con la Nazionale tedesca. Migliore degli italiani è stato il beniamino di casa Mattia Ceccarelli, sesto classificato.

Sul medesimo percorso affrontato dai triatleti professionisti in gara nell’IRONMAN 70.3 Pro, nel pomeriggio si sono confrontati più di 3000 altri partecipanti, che si aggiungono agli oltre 2000 che nella giornata di sabato (e nelle prime ore di domenica) avevano completato il Full IRONMAN.

In tutto – tra gara Full, 70.3 e 5150 (la prova su distanza olimpica) – Cervia ha celebrato più di 5.000 finisher, con atleti e atlete da oltre 80 Paesi, in un evento senza paragoni. Un evento unico e distintivo, in cui il percorso è uguale per tutti, dai medagliati olimpici ai meno veloci, dai primi passi sulla spiaggia fino agli ultimi metri sul tappeto rosso prima del traguardo.

La maggior parte dei triatleti giunti in Emilia-Romagna per le gare di questo weekend proveniva dall’estero, e per quasi la metà di loro si è trattato del primo IRONMAN. Come da tradizione per ogni evento IRONMAN, i debuttanti – i “first timer” – hanno avuto l’onore e l’orgoglio di celebrare la loro prima volta suonando l’apposita campanella posta a poche decine di metri dal traguardo. 

Per loro, così come per qualunque altro finisher, è poi arrivato un altro atteso momento dell’iconica ritualità di IRONMAN: sentire, tra gli applausi e poco prima dell’arrivo, il proprio nome seguito dalle parole “You Are an IRONMAN”. Nel solito susseguirsi e avvicendarsi di storie emozionanti, non sono mancati abbracci, tributi e, tra le altre cose, diverse proposte di matrimonio, di cui i neo e le neo-IRONMAN sono stati, a seconda dei casi, sia promotori che destinatari: hanno comunque detto, tutti e tutte, sì.




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