Economia
Cassa di Ravenna, crescono utili e dividendi
Il bilancio del Gruppo. Agli azionisti quest’anno andranno 51 centesimi per azione (+15,91 %)
«I risultati - fa sapere la Cassa in una nota - sono stati ottenuti nonostante gli eventi alluvionali che hanno duramente colpito innanzitutto la Romagna, l’Emilia e la Toscana.
L’utile netto dell’operatività corrente della Cassa di Ravenna Spa, dopo le necessarie rettifiche, i più che prudenziali accantonamenti e nonostante anche i costi obbligatori straordinari per salvataggi di banche concorrenti, è cresciuto a 32,052 milioni di euro (+14,21%).
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha deliberato la proposta di distribuzione di un dividendo, ulteriormente aumentato, nella forma di una azione ogni 30 possedute (senza oneri fiscali per l’azionista) o, a richiesta, in contanti, di 51 centesimi di euro per azione (+15,91%).
La raccolta diretta è aumentata a 4.809 milioni di euro
(+3,1%), la raccolta indiretta ammonta a 5.454 milioni di euro (+6,6%). Gli impieghi ammontano a 3.283 milioni di euro (-2,5%), risentendo della riduzione della domanda.
L’utile netto consolidato del Gruppo Bancario Cassa è cresciuto a 41,5 milioni di euro (+27,74%), risultato mai raggiunto in precedenza.
I primi dati relativi ai coefficienti patrimoniali di Vigilanza al 31 dicembre 2023 confermano e rafforzano ulteriormente l’elevata patrimonializzazione del Gruppo: il CET 1 Ratio della Cassa è del 20,49% e di Gruppo è del 16,04%, più del doppio del 7,85% richiesto dalle Autorità al Gruppo Cassa nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP. Il Total Capital Ratio è cresciuto per la Cassa al 21,83% e per il Gruppo al 17,58%, rispetto al 12,05% richiesto dalle Auto- rità.
Nel bilancio consolidato del Gruppo Cassa, il margine d’interesse è di 127 milioni di euro (+4,7%), le commissioni nette 90,1 milioni di euro (+2,9%), il margine di intermediazione 221,3 milioni di euro (+2,4%), le rettifiche di valore e gli accantonamenti per rischio di credito 25,8 milioni di euro (26,9%), il risultato netto della gestione finanziaria è di 195,5 milioni di euro (+8,0%), i costi operativi ammontano a 134,2 milioni di euro (+1,6%): le spese amministrative risentono dei costi obbligatori straordinari per salvataggi di banche concorrenti per 8 milioni di euro.
Nel bilancio consolidato il totale della raccolta diretta è di 6.829 milioni di euro (+3,56%), la raccolta indiretta è di 7.646 milioni di euro (+7,17%). Gli impieghi a famiglie e imprese ammontano a 4.170 milioni di euro (-4,66%).
Per la migliorata qualità del credito, il totale di tutti i crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) è del 2,1% del totale degli impieghi netti.
«Le crisi finanziarie sviluppatesi dal 2008 in poi - fa sapere il gruppo bancario - sono state superate dalla Cassa di Ravenna sempre con bilanci in utile e mai ricorrendo ad aumenti di capitale onerosi per gli azionisti».
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