Genio e ricerca di Demetrio Stratos, leggenda della vocalità | la CRONACA di RAVENNA

Genio e ricerca di Demetrio Stratos, leggenda della vocalità

Doppio appuntamento mercoledì 6 dicembre per la mostra dedicata al grande musicista e ai materiali del suo Archivio conservati a Palazzo Malagola

06 dicembre 2023 - Alle ore 18 di mercoledì 6 dicembre, a Palazzo Malagola in via di Roma 118, sarà inaugurata la mostra dal titolo Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979, curata dai due co-direttori di Malagola, Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari.

La mostra presenta una selezione di materiali dell'Archivio Demetrio Stratos, acquisito dal Comune di Ravenna grazie a un co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna. L'inaugurazione sarà preceduta, alle 15, da un seminario-tavola rotonda promosso in collaborazione con MAR, Museo d'Arte della Città di Ravenna (in via di Roma 13) e ospitato in Sala Martini, dal titolo Demetrio Stratos: il microcosmo della voce.

L'incontro, coordinato da Marco Sciotto, sarà curato dal centro di ricerca Malagola con l'obiettivo di illuminare alcuni aspetti della sperimentazione vocale di Demetrio Stratos. A portare i saluti istituzionali saranno l'assessore regionale alla Cultura e Paesaggio dell'Emilia-Romagna, Mauro Felicori, e l'assessore del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia. L'introduzione sarà curata da Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari e vedrà la partecipazione delle eredi Daniela Ronconi Demetriou e Anastassia Demetriou. Seguiranno gli interventi di Enrico Pitozzi, Franco Masotti, Janete El Haouli, Marco Sciotto, Dario Taraborrelli. Testimonianze di Silvia Lelli, Oderso Rubini, Paolo Spedicato.

L’Archivio Demetrio Stratos è stato acquisito a dicembre 2022 dal Comune di Ravenna, con co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna, direttamente da Daniela Ronconi Demetriou – vedova Stratos – che lo ha fino a quel momento custodito e ha trovato in Malagola un luogo ideale di conservazione, fruizione e valorizzazione.

Si tratta di un fondo che rappresenta il primo, fondamentale nucleo in espansione di un patrimonio di rilevanza primaria tanto nell’ambito della ricerca vocale e sonora quanto in quello degli archivi d’artista. Un fondo costituito dalla documentazione raccolta dapprima da Demetrio Stratos nel corso della sua attività e, successivamente alla sua scomparsa, da Daniela Ronconi Demetriou.

Spaziando dalla documentazione audiovisiva di performance, lezioni e concerti agli appunti preparatori legati alla sua produzione artistica, dai materiali che ripercorrono gli stretti legami con altri artisti – John Cage su tutti – alle stampe di fotografi che ne hanno immortalato il lavoro nel corso degli anni, da strumenti musicali a oggetti, cimeli e capi d’abbigliamento, da libri e dischi in vinile a manifesti relativi tanto al suo lavoro da solista quanto a quello con I Ribelli e con gli Area, dalle copie di tesi di laurea, studi e saggi dedicati alla sua ricerca alla rassegna stampa raccolta nel corso dei decenni, le centinaia di materiali differenti che compongono l’archivio restituiscono in modo tangibile la stratificazione, la complessità e la multiformità di una personalità artistica come quella di Stratos, aprendo a tracciati di lettura e di ricerca differenti e anche inediti.

Nel corso del primo anno di lavoro sui materiali del fondo, si è proceduto con il loro graduale riordino, inventariazione e digitalizzazione (quest’ultima a cura di Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna) e questa mostra rappresenta il primo movimento di un percorso di valorizzazione che proseguirà con le altre attività di Malagola. Nel corso del 2024 i materiali potranno essere accessibili a tutti coloro che ne faranno richiesta, in modo che un simile patrimonio possa essere realmente un bene accessibile a studiosi, artisti, curiosi, ricercatori e a chiunque voglia entrare in relazione con la figura e con i processi artistici di Demetrio Stratos. 

«Cortocircuito del tempo» osservano Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari «la voce di Demetrio Stratos “chiama” ancora, ora come allora. Pronuncia il nome di ciò a cui si rivolge: convoca una a una le cose del mondo e le dispone secondo la loro andatura nel cosmo che affiora. La presenza della sua voce, ciò che essa nomina chiamando, è ciò che precede e precorre ogni possibile condizione di linguaggio, ne sonda i limiti, ne abita i margini. In senso proprio, la sua voce non dice, mostra: nominando qualcosa del mondo, lo annuncia. A Malagola il compito di custodire questa voce – nelle innumerevoli forme in cui si manifesta attraverso partiture, appunti di lavoro, immagini e documenti audiovisivi qui raccolti per la prima volta – e, insieme, la responsabilità della sua trasmissione, con la stessa cura che si addice ad una memoria non intaccata dalla voracità del tempo».

«L’attuale amministrazione regionale» sottolinea l'assessore Mauro Felicori «sta mettendo molta attenzione agli archivi, sia acquisendoli quando necessario sia contribuendo alla catalogazione e digitalizzazione al fine di una disponibilità pubblica. L’acquisizione dalla vedova dell’archivio di Demetrio Stratos è venuta dunque naturale, tanto più che l’opportunità si è presentata proprio mentre contemporaneamente nasceva a Ravenna, insieme al Comune e con la collaborazione della Regione, Malagola, il centro internazionale dedicato alla voce, che è stato il campo principale delle sperimentazioni di Stratos. Un centro che scongiura il rischio che l’archivio si copra di polvere e ne garantisce la fruizione, la vitalità, l’utilità per i giovani. Questa prima mostra ne è la prova».

«Ravenna si arricchisce di un patrimonio culturale straordinario» dichiara l'assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia «che da oggi diventa finalmente fruibile grazie al lavoro di ricerca e valorizzazione che Malagola porta avanti ormai da anni sul nostro territorio. L'operazione di acquisizione che abbiamo concluso insieme all'assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni e realtà artistiche della città generi continue e importanti opportunità di arricchimento della proposta culturale per visitatori e cittadini. In particolare, siamo certi che la presenza a Ravenna dell'Archivio Demetrio Stratos, oltre a contribuire e ad arricchire le attività di formazione e ricerca che Malagola conduce, possa diventare un'esperienza di riferimento anche per tanti studiosi e appassionati».

La mostra dei primi materiali d'Archivio, che si protrarrà fino al 22 dicembre, prevede nella serata di sabato 16 dicembre alle ore 20.30, nella Sala Martini del MAR, la proiezione del film La voce Stratos (Italia, 2009, 110 minuti), regia di Monica Affatato, Luciano D’Onofrio. Al termine della proiezione Marco Sciotto coordinerà il dialogo con gli autori.

La mostra è a ingresso gratuito. Orari di visita: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (venerdì 8 dicembre e domeniche solo mattina). Per informazioni: info@malagola.eu, tel. 348 1382632.


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