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Basket Ravenna. Francesco Bedetti approda a Ravenna 9 anni dopo il fratello Luca
Farà il suo ingresso nel reparto ali della nuova OraSì allenata da Coach Bernardi
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Classe ‘93 di 195 cm, Francesco Bedetti è reduce da 5 stagioni consecutive a Rimini (dove è stato già allenato proprio da Coach Bernardi) accompagnata nella scalata dalla Serie C fino all’ultimo anno giocato da capitano in A2 (3,6 punti, 2,4 rimbalzi e 1,2 assist in circa 17’ di utilizzo medio a partita).
Il fratello Luca, classe ‘89, fu protagonista a Ravenna per due stagioni, quella della storica promozione del Basket Ravenna in Serie A2 del 2013, anno in cui conquistò con la squadra giallorossa anche la vittoria della Coppia Italia di Serie B, e quella successiva, 2013/14, con l’esordio nell’allora DNA Silver, chiusa con l’accesso ai playoff.
“Quando mio fratello giocava a Ravenna - spiega Francesco - lo invidiavo molto, come ho invidiato altri che hanno giocato qua successivamente, perché si tratta di una società storica con un bellissimo pubblico. Sono molto contento di essere riuscito ad arrivare a giocare qui.
Questa sarà un’annata dura perché ci sono state tante difficoltà per tutto l’ambiente ravennate e diversi cambiamenti anche nel format del campionato, che sarà di altissimo livello, con trasferte lunghe e società blasonate, e molto più vicina a com’era l’A2 che alla B vecchia.
Dovremo però affrontarlo senza aver paura, perché penso che il Coach e i ragazzi siano tutti molto in gamba, e non scoraggiarci se dovesse arrivare qualche sconfitta.
Come tutte le squadre giovani sicuramente pagheremo qualcosa a livello di costanza di rendimento e io magari potrò dare una mano a tenere il punto nei momenti di sconforto, anche se so che i miei nuovi compagni sono tutti ragazzi che lavorano duro e non penso avranno bisogno più di tanto di una chioccia.
Da parte mia sicuramente porterò quello che ho sempre fatto, ovvero tanta voglia di lavorare in palestra ed allenarsi forte, oltre che di lottare sempre in campo. La cosa fondamentale sarà rendere il PalaCosta il nostro fortino, un po’ com’era quando venivo a vedere le partite di mio fratello.
Ravenna ha sempre avuto un bellissimo pubblico, corretto e rispettoso: dovremo essere bravi anche noi a coinvolgere le persone con uno spirito battagliero e facendo vedere che ci teniamo e ci buttiamo su tutti i palloni, sperando ovviamente arrivino anche i risultati.
In queste annate quello che fa la differenza secondo me è il gruppo e sarebbe bello creare una bella chimica di squadra, ma anche con il pubblico e la società. Non è facile e scontato ma sarà un fattore decisivo”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
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