Da Ironman a 'papà di ferro', storia di Filippo Minuto in gara per raccogliere fondi per la ricerca scientifica | la CRONACA di RAVENNA

Da Ironman a 'papà di ferro', storia di Filippo Minuto in gara per raccogliere fondi per la ricerca scientifica

Corsa, nuoto, bici per aiutare le cure del neuroblastoma che colpì anche la sua piccola Guia

18 settembre 2022 - Filippo Minuto, 45 anni, genovese, di professione ingegnere, è oggi (domenica 18 settembre) al via di Ironman, a Cervia. Filippo è papà di Guia, bambina a cui nel 2015, a tre mesi di vita, è stato diagnosticato un neuroblastoma tra quelli più gravi.
Oggi è al via. della gara per stimolare una raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica sul neuroblastoma, tumore tra i più diffusi in età pediatrica e prima causa di morte per malattia in età prescolare.

Guia sta bene, e suo padre, da molti definito “Irondad” (“papà di ferro”) per via della sua tenacia, continua a correre, a nuotare e pedalare per aiutare la ricerca ed essere utile anche per altre bambine e bambini. Ecco perché Filippo Minuto partecipa anche quest’anno alla competizione internazionale di triathlon Ironman coi suoi allenamenti e con la sua prossima gara per incoraggiare le donazioni in aiuto all’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma.  

Perché donare

Per Vichy, Filippo Minuto ha ottenuto donazioni per 76mila euro, mentre per Cervia nel 2019 le donazioni sono arrivate a 100mila euro: fondi destinati all’associazione per sostenere progetti di ricerca che vedono coinvolti diversi centri di eccellenza italiani. Progetti da aiutare anche quest’anno con “Irondad” per promuovere filoni di studio come, ad esempio, i seguenti: l’immunoterapia, lo studio delle alterazioni genetiche legate allo sviluppo del tumore, una medicina sempre più “personalizzata”, su misura di ogni bambina e bambino, la medicina “di precisione”, per farmaci sempre più capaci di intervenire in modo “intelligente” lì dove serve, in forme il meno invasive possibile. 

Come donare

Per appoggiare Filippo Minuto nella sua gara a beneficio della ricerca si può donare con conto corrente bancario intestato ad Associazione Neuroblastoma per come indicato su www.neuroblastoma.org alla sezione “Come aiutarci”: la causale è “Irondad 2022”. Si può anche donare con carta di credito o paypal andando su www.neuroblastoma.org, sezione Dona ora, selezionando la causale “Irondad 2022”.

Il neuroblastoma

Il neuroblastoma è un tumore che colpisce soprattutto l’infanzia: in età pediatrica è la terza malattia per frequenza dopo le leucemie e i tumori cerebrali, ed è la prima causa di morte per malattia in età prescolare. Grazie alla ricerca di progressi se ne sono avuti: se infatti negli anni Settanta guariva circa il 10 percento delle persone colpite da questo tumore, oggi si arriva a circa il 70 percento di persone sopravvissute a cinque anni dalla diagnosi. Per le forme più gravi però c’è molto da fare essendo la percentuale di guarigione pari a circa il 35 percento. Da qui l’impegno dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma nella raccolta fondi per aiutare la ricerca. 

Storia e finalità dell’associazione

L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma nasce il 23 luglio del 1993 scegliendo come sua sede legale e “naturale” l’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova. Le sue origini si legano alla volontà di madri e padri che hanno vissuto l’esperienza della malattia dei propri figli, ma anche su impulso di oncologi frustrati dagli scarsi successi terapeutici ottenibili in quegli anni. Dal 1996, l’associazione è presieduta da Sara Costa, socia fondatrice e mamma di Luca, che non ce l’ha fatta rispetto alla malattia. Tra i membri del consiglio direttivo c’è anche Filippo Minuto. 

Le iniziative di raccolta fondi sono tante. Centrale l’impegno di genitori e di volontarie e volontari in diverse parti d’Italia, ma anche di realtà istituzionali e di molte altre persone desiderose di fare la propria parte. 

L’associazione gode del marchio “Donare con fiducia” conferito dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) secondo percorsi di verifica attestanti trasparenza, efficienza e correttezza delle attività.

Il “bambino con l’imbuto” contraddistingue il logo dell’associazione: un’immagine di gioia nonostante il dolore; la gioia dell’infanzia da incoraggiare anche attraverso la ricerca

 

 

 


© copyright la Cronaca di Ravenna

CONDIVIDI

Altro da:
Sport

Calendario del campionato di A2. La Consar inizia ancora in casa contro la matricola Fano

Per il terzo anno di fila debutto interno per Ravenna. La prima trasferta è a Reggio ...

Calendario del campionato di A2. La Consar inizia ancora in casa contro la matricola Fano

Per il terzo anno di fila debutto interno per Ravenna. La prima trasferta è a Reggio ...

OraSì Basket, firmato un contratto annuale con Kevin Brigato

Nella scorsa stagione, a Senigallia, ha messo a segno 15,3 punti di media nel campionato ...

OraSì Basket, firmato un contratto annuale con Kevin Brigato

Nella scorsa stagione, a Senigallia, ha messo a segno 15,3 punti di media nel campionato ...

Calcio, due innesti under per difesa e porta giallorossa

Bucci arriva dal Triestina, 30 presenze e 1 rete, con la Rappresentativa di serie ...

Calcio, due innesti under per difesa e porta giallorossa

Bucci arriva dal Triestina, 30 presenze e 1 rete, con la Rappresentativa di serie ...

CNA parti