Dante2021+1, «per quella pace / ch'i' credo che per voi tutti s'aspetti» | la CRONACA di RAVENNA

Dante2021+1, «per quella pace / ch'i' credo che per voi tutti s'aspetti»

Dal 14 al 17 settembre: incontri, spettacoli e concerti nel cuore della Ravenna dantesca

22 luglio 2022 - Se il settecentenario del 2021 è stato un formidabile stimolo per gli studi e la divulgazione – con esiti importanti grazie al sostegno costante dell’amore popolare per Dante – si ritorna ora alla “normalità” e si riparte dai fondamentali: da quell’orizzonte spirituale che per il Poeta era l’anelito alla pace, considerata come la condizione necessaria per la felicità e la realizzazione umana e, trasfigurata nell’eternità, come la destinazione che è il premio dei beati.

Intitolato con guizzo giocoso Dante2021+1, il festival interamente dedicato al Poeta è in scena dal 14 al 17 settembre con incontri, spettacoli e concerti nel cuore della Ravenna dantesca, quell’angolo di città che ne abbraccia la Tomba.

Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e diretto fin dall’inizio da Domenico De Martino, con il sostegno della direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, il festival raggiunge così l’XI edizione.
Il cui titolo, «per quella pace / ch'i' credo che per voi tutti s'aspetti» (Purgatorio III, vv. 74-75), ci trasporta ai piedi della montagna del Purgatorio; con gli occhi rivolti alla cima, ma soprattutto a quella pace che, oggi più che mai, è l’orizzonte e il desiderio di ognuno.
Con la consapevolezza che Dante può essere ancora il nostro compagno di viaggio lungo un cammino («noi siam peregrin come voi siete») che intreccia la ricerca più avanzata all’alta divulgazione.
Tutti gli appuntamenti in programma sono a ingresso libero.

«Oggi è un’occasione fortemente “istruttiva” traguardare la pace che Dante voleva veder realizzarsi in Europa e nel Mediterraneo con le ben diverse iniziative, responsabilità e modelli ideali del quadro attuale – sottolinea il direttore del festival Domenico De Martino – . Non minor valore hanno tuttavia le rigorose ricerche testuali di uno studioso come Giorgio Inglese, che riceverà il premio Dante-Ravenna e alle cui cure è stata affidata la nuova Edizione nazionale della Commedia appena pubblicata.
In effetti, il nostro Dante, di noi uomini e donne del XXI secolo, si radica prima di tutto pienamente nella concretezza del testo, per proiettare inesorabilmente le sue intenzioni nella nostra difficile, controversa umanità di oggi e domani».

Quasi al centro della Commedia, nel canto XVII del Purgatorio, il primo dopo il cinquantesimo dei cento canti di cui è composto l’intero poema, Dante incastona una delle beatitudini del discorso della montagna riportate nel Vangelo di Matteo: «Beati / pacifici, che son sanz’ira mala!» (vv. 68-69) proclama l’angelo della mansuetudine.
Dopo tutto la pace, accanto ad amore e giustizia, è il valore su cui si fonda la promessa divina della vita eterna; ma è anche una condizione essenziale – come Dante ha argomentato nel De Monarchia – perché il potenziale dell’intelletto umano si dispieghi, perché siano possibili sviluppo e progresso.
Quell’essere “in movimento”, insomma, che è anche la natura profonda e la missione di DANTE2021, manifestazione che dal 2011, anno dopo anno, invita il pubblico a condividere slanci e conquiste della ricerca, sia essa filologica, letteraria, filosofica, artistica… riconoscendo implicitamente l’indissolubile legame tra pace, cultura e sviluppo dell’umanità.

Anche quest’anno il festival ha per “casa” gli Antichi Chiostri Francescani, proprio accanto alla Tomba di Dante, centro fisico e ideale della città di Dante: in quella armoniosa e potente cornice – ma per una sera anche presso la Basilica di S. Francesco dove si tennero i funerali del Poeta – si alterneranno studiosi, artisti, giornalisti, attori, musicisti… tutti accomunati da quel diffuso amore per Dante e la sua poesia che è il motore primo della manifestazione e al tempo stesso il suo traguardo.
Di appuntamento in appuntamento, Dante sarà ispirazione, esempio, interrogativo, esperienza; parte, insomma, del vissuto di ognuno.

Il programma vedrà protagonisti: Carlo Ossola, Marcello Ciccuto, Nicoletta Maraschio, Alberto Manguel, Boris Chersonskij, Giorgio Inglese, Gian Luigi Beccaria, Carlo Galli, Roberto Rea, Marco Sabbatini, Irene Grandi, Patrizia Zappa Mulas, Franco Zabagli, Nicola Smerilli, Virginio Gazzolo, Francesco Dillon, Isabella Fabbri, Vittorio Pettinato, Vincenzo De Angelis.

La manifestazione, posta sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna, della Fondazione Enzo Bettiza e degli Amici dell’Accademia della Crusca; media partner QN «Quotidiano Nazionale».  

IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO

 


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