«Strage di alberi a Fornace Zarattini per l'ennesima colata di cemento. Distrutti i nidi». La denuncia delle associazioni ambientaliste | la CRONACA di RAVENNA

«Strage di alberi a Fornace Zarattini per l'ennesima colata di cemento. Distrutti i nidi». La denuncia delle associazioni ambientaliste

«A tutto questo si aggiunga il fatto che, a scopi di interessi commerciali privati, è stata consentita la manomissione dell’antichissimo tracciato della via Faentina/San Vitale. Ci si domanda come sia stato possibile»

21 giugno 2022 - «Alcuni attenti cittadini segnalano una nuova strage di alberi a Fornace Zarattini, sul suolo di proprietà comunale nell’area dell’ex scuola ora Valtorto, a Ravenna, in via Faentina». La denuncia arriva dalle associazioni Clama, Enpa, Gruppo di Intervento Giuridico, Italia Nostra, Oipa.

«Gli alberi sono in fase di abbattimento a colpi di ruspa, nonostante il periodo sia assolutamente vietato dalle normative e dal Regolamento comunale del Verde, in quanto periodo di nidificazione dell’avifauna. Gli alberi in fase di abbattimento sono presenti da almeno cinquant’anni e a oggi ne è stato raso al suolo uno molto grande, posto proprio all’ingresso della ex scuola.
Restano al momento alcuni aceri con circonferenza a 1,3 m dal suolo di almeno 1,5 m, e altre essenze. Quindi alberature di pregio e di consistente valore. Ma pare vi siano pochi dubbi che la furia cementificatrice in atto per far posto al nuovo centro commerciale (un brico/materiali per edilizia) non conoscerà limiti e leggi di sorta. Giusto ieri eravamo prossimi ai 40 gradi. Ci si domanda con quale faccia tosta si può pensare di raccontare che gli abbattimenti verranno “compensati”, quando, per sopperire al quantitativo di CO2 catturato da alberature storiche abbattute non basta certo un pari numero di piantine, e quando le suddette piantine abbisognano di massicci quantitativi d’acqua per sopravvivere dopo la piantumazione. Nel frattempo la Regione si appresta a dichiarare l’emergenza idrica e climatica».

«Non bastasse, fatto gravissimo: dall’albero abbattuto è caduto almeno un pullo di colombaccio, e un cittadino giunto sul luogo con gran fatica è riuscito a farselo consegnare dagli addetti ai lavori, per poi portarlo personalmente al Cras del Comune di Ravenna a Ca’ Ponticelle. Ricordiamo che la distruzione di nidi è un reato perseguibile per legge», affermano le associazioni.

«A tutto questo si aggiunga il fatto che, lo vogliamo sottolineare, a scopi di interessi commerciali privati, è stata consentita la manomissione dell’antichissimo tracciato della via Faentina/San Vitale. Ci si domanda come sia stato possibile, in contrasto, solo per citarne una, con il Piano Territoriale Paesistico Regionale.
È stato effettuato accesso atti per comprendere come sia stato possibile autorizzare tutto questo, al contempo diffidando il Comune di Ravenna a procedere con gli abbattimenti in periodo vietato».


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