Cronaca
Chiusa rosticceria cinese, carne congelata in pessimo stato di conservazione
Operazione dei Nas in tutta la regione. Sanzionate decine di aziende
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09 giugno 2022 - I Carabinieri del Nas di Bologna hanno sospeso l'attività di una rosticceria cinese del ravennate dove è stato trovato un significativo quantitativo di carne congelata in pessimo stato di conservazione.
L'operazione rientra in controlli mirati in tutta la regione svolti dai Nas a tutela della salute dei consumatori, ispezionando numerose attività di vendita e somministrazione di alimenti. In particolare, nel corso dei controlli eseguiti prevalentemente in ristoranti dislocati nei territori delle provincie di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, sono state segnalate alle competenti Ausl e sanzionate amministrativamente decine di aziende per aver rilevato gravi carenze igienico-sanitarie e importanti mancanze nella gestione e riutilizzo di materie prime e prodotti finiti, risultati in alcuni casi scaduti.
Tra le altre violazioni riscontrate dai militari, è stato accertato come alcuni ristoranti si trovavano in locali abusivi, in assenza di alcuna autorizzazione sanitaria, con depositi privi dei requisiti minimi in materia di sicurezza alimentare.
Nello specifico, il personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità felsineo ha contestato irregolarità che hanno comportato, tra l’altro, la sospensione dell’attività di 12 ristoranti (del valore complessivo di circa due milioni di euro); l’accertamento, in un caso, di detenzione di alimenti in “cattivo stato di conservazione”; il sequestro amministrativo di circa 8.000 chili di alimenti (per un valore di oltre 100.000 euro); sanzioni amministrative per un importo di circa 75.000 euro; la segnalazione, alle rispettive Ausl di competenza, di 35 responsabili d’azienda.
© copyright la Cronaca di Ravenna
L'operazione rientra in controlli mirati in tutta la regione svolti dai Nas a tutela della salute dei consumatori, ispezionando numerose attività di vendita e somministrazione di alimenti. In particolare, nel corso dei controlli eseguiti prevalentemente in ristoranti dislocati nei territori delle provincie di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, sono state segnalate alle competenti Ausl e sanzionate amministrativamente decine di aziende per aver rilevato gravi carenze igienico-sanitarie e importanti mancanze nella gestione e riutilizzo di materie prime e prodotti finiti, risultati in alcuni casi scaduti.
Tra le altre violazioni riscontrate dai militari, è stato accertato come alcuni ristoranti si trovavano in locali abusivi, in assenza di alcuna autorizzazione sanitaria, con depositi privi dei requisiti minimi in materia di sicurezza alimentare.
Nello specifico, il personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità felsineo ha contestato irregolarità che hanno comportato, tra l’altro, la sospensione dell’attività di 12 ristoranti (del valore complessivo di circa due milioni di euro); l’accertamento, in un caso, di detenzione di alimenti in “cattivo stato di conservazione”; il sequestro amministrativo di circa 8.000 chili di alimenti (per un valore di oltre 100.000 euro); sanzioni amministrative per un importo di circa 75.000 euro; la segnalazione, alle rispettive Ausl di competenza, di 35 responsabili d’azienda.
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