Cronaca
Festa della Repubblica, gli applausi della piazza al pescatore eroe. LE FOTO
Devis Ghetti insignito dal prefetto De Rosa di una targa. Tutte le onorificenze assegnate
02 giugno 2022 - Piazza del Popolo gremita nonostante l’alta temperatura per festeggiare il 76° anniversario della fondazione della Repubblica. Gli applausi hanno subito scandito la presenza del pescatore lughese Devis Ghetti, al quale il prefetto Castrese De Rosa ha voluto dedicare una targa «in segno di riconoscenza e gratitudine».
Il 28 maggio Ghetti è stato protagonista di un gesto particolarmente coraggioso. È lo stesso prefetto De Rosa a raccontare l’episodio. Mancavano pochi minuti alle 5, un uomo al volante di un suv Toyota imbocca la rampa abitualmente utilizzata per salire sul traghetto e finisce nel Candiano.
Sul molo del bacino pescatori c’è Ghetti, che si sta preparando per uscire a pescare. Vede l’auto galleggiare e si tuffa. Arriva una motovedetta della Capitaneria, che gli lancia un martelletto per sfondare il lunotto posteriore della vettura e far uscire il conducente. L’operazione riesce e il giovane a bordo è salvo.
Il prefetto De Rosa, dopo che nei giorni scorsi aveva ricevuto in prefettura i protagonisti del salvataggio, ha voluto consegnare a Davis Ghetti una targa mentre dalla piazza sono partiti gli applausi.
Con Ghetti, hanno ricevuto i diplomi di onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: Stefano Cesaretti Cavalieri (Sottufficiale dei Carabinieri in congedo), Caterina Durante (Commissario in quiescenza della Polizia di Stato), Franco Sassi (Ceo della Technologica srl con sede a Predappio); Grand’Ufficiale Prefetto a riposo Maria Guia Federico che ha chiuso la carriera il 31 gennaio 2021 come prefetto di Campobasso, ma con tanti anni trascorsi presso la prefettura di Ravenna.
I 6 diplomi di Stelle al Merito ai seguenti Maestri del Lavoro: Andrea Belpassi, Alessandro Bentivoglio, Paolo Ragazzini, Piermauro Conti, Orietta Lama e Bruno Zama.
La figlia di Maturgo Pellegrini, Alda, ha ritirato la Medaglia d’Onore alla memoria del padre, deportato in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale.
È stata consegnata al Sovrintendente Antonio De Rosa e ai due direttori artistici del Ravenna Festival – Franco Masotti e Angelo Nicastro – la targa che il Presidente della Repubblica ha concesso in occasione della 33° edizione del Ravenna Festival.
Nel suo discorso, il prefetto De Rosa ha sottolineatpo che «la pandemia ha lasciato strascichi inevitabili e questi processi di cambiamento in atto si devono coniugare con un rinnovato spirito di coesione sociale che faccia emergere gli elementi costitutivi della nostra Repubblica, la dedizione al bene collettivo, il senso di appartenenza, la responsabilità che rappresentano principi basilari per una civile convivenza».
La povertà educativa di cui si parla tanto oggi «ha bisogno di azioni comuni e concertate. Non si contrasta il disagio giovanile e la carenza educativa presidiando militarmente le città o solo con interventi di repressione.
Vanno restituiti ai nostri ragazzi i loro luoghi di socialità, in cui possano incontrarsi, prendere la parola e fare esperienze insieme. Devono poter rielaborare la fatica della pandemia che hanno vissuto nel silenzio, nella realtà virtuale, nella solitudine e noi, con spirito di servizio, dobbiamo accompagnarli ad acquisire fiducia nel loro futuro».
«Noi vogliamo che il divertimento sia sempre sano. Per questo con i colleghi delle forze dell’ordine abbiamo detto sì al Jova Beach Party a Marina di Ravenna, a Iron Man a Cervia, alle Frecce Tricolori sui lidi ravennati, ad ogni altro evento di divertimento, perché bisogna ritornare in fretta al pre-pandemia e riappropriarci dei nostri spazi».
«Ma rispettando le regole a tutela della Safety e della Security – ha concluso il prefetto - e senza eccessi o abusi da alcol, usando, se possibile, linguaggi appropriati: è quello che abbiamo chiesto agli organizzatori pubblici e privati di eventi di pubblico spettacolo; basta con i divieti ma siamo tutti più responsabili e non ironizziamo per favore sui pericoli derivanti dagli eccessi e dall’abuso di sostanze alcoliche, sui quali ho ritenuto alcuni giorni fa di soffermarmi in un atto d’Indirizzo inviato ai sindaci».
Nel 2021 sono stati adottati 549 provvedimenti di sospensione di patenti e accertati 240 incidenti (ad oggi) per guida in stato di ebbrezza alcolica o per uso di stupefacenti.
Il prefetto ha poi dato lettura del messaggio del Capo dello Stato in occasione del 2 giugno.
Il sindaco Michele de Pascale ha ricordato che il 2 Giugno del 1946 circa 25 milioni di italiani si recarono alle urne per scegliere fra Repubblica e Monarchia, prevalse la prima per "appena" due milioni di voti (54,3% vs 45,7%).
«Dopo la seconda guerra mondiale e la dittatura fascista l'Italia, a fatica, decideva di ripartire nel segno della modernità con una forma di stato coerente con i valori di libertà, democrazia e uguaglianza che tornavano ad affermarsi in Europa.
Per questo motivo oggi, mentre l'Inghilterra nel 2022 festeggia il "giubileo" di una regina, in Italia si celebra la Festa della Repubblica».
Questo sofferto risultato fu tutt'altro che omogeneo nel paese, «e la nostra provincia di Ravenna fu di gran lunga la migliore d'Italia, superando l'88% per la Repubblica, 152719 cittadini ravennati a cui ancora oggi guardiamo con infinita gratitudine. Nel comune di Ravenna addirittura si superò il 91%».
De Pascale ricorda che questa «era la terra della trafila garibaldina, della cooperazione bracciantile di Nullo Baldini, della resistenza antifascista di Boldrini e Zaccagnini. Mazziniani, comunisti, socialisti e cattolici progressisti si saldarono e scrissero insieme un'altra pagina di cui andare orgogliosi della storia della nostra terra».
Fino alle 18.30, è previsto l’open day del Palazzo della Prefettura, arricchito anche delle opere degli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna ed è possibile visitare i locali con l’accompagnamento di guide professionali.
Foto Massimo Argnani
© copyright la Cronaca di Ravenna
Il 28 maggio Ghetti è stato protagonista di un gesto particolarmente coraggioso. È lo stesso prefetto De Rosa a raccontare l’episodio. Mancavano pochi minuti alle 5, un uomo al volante di un suv Toyota imbocca la rampa abitualmente utilizzata per salire sul traghetto e finisce nel Candiano.
Sul molo del bacino pescatori c’è Ghetti, che si sta preparando per uscire a pescare. Vede l’auto galleggiare e si tuffa. Arriva una motovedetta della Capitaneria, che gli lancia un martelletto per sfondare il lunotto posteriore della vettura e far uscire il conducente. L’operazione riesce e il giovane a bordo è salvo.
Il prefetto De Rosa, dopo che nei giorni scorsi aveva ricevuto in prefettura i protagonisti del salvataggio, ha voluto consegnare a Davis Ghetti una targa mentre dalla piazza sono partiti gli applausi.
Con Ghetti, hanno ricevuto i diplomi di onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: Stefano Cesaretti Cavalieri (Sottufficiale dei Carabinieri in congedo), Caterina Durante (Commissario in quiescenza della Polizia di Stato), Franco Sassi (Ceo della Technologica srl con sede a Predappio); Grand’Ufficiale Prefetto a riposo Maria Guia Federico che ha chiuso la carriera il 31 gennaio 2021 come prefetto di Campobasso, ma con tanti anni trascorsi presso la prefettura di Ravenna.
I 6 diplomi di Stelle al Merito ai seguenti Maestri del Lavoro: Andrea Belpassi, Alessandro Bentivoglio, Paolo Ragazzini, Piermauro Conti, Orietta Lama e Bruno Zama.
La figlia di Maturgo Pellegrini, Alda, ha ritirato la Medaglia d’Onore alla memoria del padre, deportato in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale.
È stata consegnata al Sovrintendente Antonio De Rosa e ai due direttori artistici del Ravenna Festival – Franco Masotti e Angelo Nicastro – la targa che il Presidente della Repubblica ha concesso in occasione della 33° edizione del Ravenna Festival.
Nel suo discorso, il prefetto De Rosa ha sottolineatpo che «la pandemia ha lasciato strascichi inevitabili e questi processi di cambiamento in atto si devono coniugare con un rinnovato spirito di coesione sociale che faccia emergere gli elementi costitutivi della nostra Repubblica, la dedizione al bene collettivo, il senso di appartenenza, la responsabilità che rappresentano principi basilari per una civile convivenza».
La povertà educativa di cui si parla tanto oggi «ha bisogno di azioni comuni e concertate. Non si contrasta il disagio giovanile e la carenza educativa presidiando militarmente le città o solo con interventi di repressione.
Vanno restituiti ai nostri ragazzi i loro luoghi di socialità, in cui possano incontrarsi, prendere la parola e fare esperienze insieme. Devono poter rielaborare la fatica della pandemia che hanno vissuto nel silenzio, nella realtà virtuale, nella solitudine e noi, con spirito di servizio, dobbiamo accompagnarli ad acquisire fiducia nel loro futuro».
«Noi vogliamo che il divertimento sia sempre sano. Per questo con i colleghi delle forze dell’ordine abbiamo detto sì al Jova Beach Party a Marina di Ravenna, a Iron Man a Cervia, alle Frecce Tricolori sui lidi ravennati, ad ogni altro evento di divertimento, perché bisogna ritornare in fretta al pre-pandemia e riappropriarci dei nostri spazi».
«Ma rispettando le regole a tutela della Safety e della Security – ha concluso il prefetto - e senza eccessi o abusi da alcol, usando, se possibile, linguaggi appropriati: è quello che abbiamo chiesto agli organizzatori pubblici e privati di eventi di pubblico spettacolo; basta con i divieti ma siamo tutti più responsabili e non ironizziamo per favore sui pericoli derivanti dagli eccessi e dall’abuso di sostanze alcoliche, sui quali ho ritenuto alcuni giorni fa di soffermarmi in un atto d’Indirizzo inviato ai sindaci».
Nel 2021 sono stati adottati 549 provvedimenti di sospensione di patenti e accertati 240 incidenti (ad oggi) per guida in stato di ebbrezza alcolica o per uso di stupefacenti.
Il prefetto ha poi dato lettura del messaggio del Capo dello Stato in occasione del 2 giugno.
Il sindaco Michele de Pascale ha ricordato che il 2 Giugno del 1946 circa 25 milioni di italiani si recarono alle urne per scegliere fra Repubblica e Monarchia, prevalse la prima per "appena" due milioni di voti (54,3% vs 45,7%).
«Dopo la seconda guerra mondiale e la dittatura fascista l'Italia, a fatica, decideva di ripartire nel segno della modernità con una forma di stato coerente con i valori di libertà, democrazia e uguaglianza che tornavano ad affermarsi in Europa.
Per questo motivo oggi, mentre l'Inghilterra nel 2022 festeggia il "giubileo" di una regina, in Italia si celebra la Festa della Repubblica».
Questo sofferto risultato fu tutt'altro che omogeneo nel paese, «e la nostra provincia di Ravenna fu di gran lunga la migliore d'Italia, superando l'88% per la Repubblica, 152719 cittadini ravennati a cui ancora oggi guardiamo con infinita gratitudine. Nel comune di Ravenna addirittura si superò il 91%».
De Pascale ricorda che questa «era la terra della trafila garibaldina, della cooperazione bracciantile di Nullo Baldini, della resistenza antifascista di Boldrini e Zaccagnini. Mazziniani, comunisti, socialisti e cattolici progressisti si saldarono e scrissero insieme un'altra pagina di cui andare orgogliosi della storia della nostra terra».
Fino alle 18.30, è previsto l’open day del Palazzo della Prefettura, arricchito anche delle opere degli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna ed è possibile visitare i locali con l’accompagnamento di guide professionali.
Foto Massimo Argnani
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