L'Enpa contraria all'eventuale abbattimento di selezione dei daini | la CRONACA di RAVENNA

L'Enpa contraria all'eventuale abbattimento di selezione dei daini

L'associazione propone di applicare gli strumenti di prevenzione per gli animali della Pineta di Classe

17 maggio 2022 - L’Ente Nazionale Protezione Animali di Ravenna interviene in merito alla vicenda dei daini della pineta di Classe, rivolgendosi in particolar modo al Prefetto Castrese De Rosa, che non ha escluso l'abbattimento per diminuire il numero di questi animali, a fronte dei gravi danni che procurano all'agricoltura. Il prefetto ha chiesto una revisione del Piano di controllo e tra un paio di settimane si deciderà come procedere.

Contro l'eventuale abbattimento si schiera l'Enpa ravennate che teme "il coinvolgimento dei cacciatori i quali magari saranno chiamati a sparare proprio nella fase della riproduzione della fauna selvatica, con un grave disturbo biologico per di più causato in aree protette e violando le direttive Europee che tutelano particolarmente questo periodo".

“In questi anni l’Enpa e le associazioni animaliste e ambientaliste hanno fornito soluzioni alternative e adeguate, e anche la regione Emilia-Romagna ha elaborato un piano molto recente, che prevede censimenti, applicazione dei metodi ecologici e di prevenzione e in casi estremi prevedendo la traslocazione, l’adozione degli animali da parte di privati, rifugi, e le sterilizzazioni. Non ci spieghiamo, quindi, questa fretta nel modificare il piano né l’apertura al mondo venatorio, che – ricordiamo – è portatore di interessi privati.

In merito ai presunti danni, l’Enpa cita "il piano stesso della regione che recita: “Anche a seguito della messa in opera dei sistemi di prevenzione messi a disposizione dalla Regione - repellenti acustici, olfattivi, recinti elettrici o recinzioni fisse su frutteti - senza i quali non è previsto il risarcimento del danno, l’esborso annuo è molto esiguo.”

"Anziché promuovere modifiche, chiediamo al Prefetto di verificare lo stato di applicazione del piano, comprese l’applicazione degli strumenti di prevenzione nonché su censimenti e su ogni singola voce del piano. Chiediamo inoltre che, trattandosi di materia puramente scientifica e di pubblico interesse, non siano coinvolti soggetti privati come cacciatori. Siamo certi, inoltre, che al tavolo saranno presenti anche le associazioni animaliste e ambientaliste, portatori di interessi comuni nel tutelare la fauna, patrimonio indisponibile dello Stato".


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