Mal di schiena: il 25 maggio porte aperte al Santa Maria delle Croci | la CRONACA di RAVENNA

Mal di schiena: il 25 maggio porte aperte al Santa Maria delle Croci

Due incontri in occasione dell’Open Day Reumatologia di Fondazione Onda

16 maggio 2022 - Mercoledì 25 maggio, in occasione dell’(H)-Open Day Reumatologia l’Ospedale Santa Maria delle Croci promuove due importanti appuntamenti dedicati alle donne che accusano di spondiloartrite.
Il primo appuntamento si terrà dalle ore 16 alle ore 17 sul canale YouTube dell’Azienda USL della Romagna con l’evento “Spondiloartriti, nome comune di “mal di schiena infiammatorio”, femminile plurale”. Obiettivo di questo incontro è l’intento di aumentare la consapevolezza del sintomo de “il mal di schiena”, grazie ai professionisti del servizio di Reumatologia dell’UO Medicina Interna 1 Ospedale di Ravenna, assieme ai colleghi radiologi, fisiatri ed antalgologi, illustreranno le patologie, la diagnosi e l’evoluzione di questo sintomo, le diverse indagini radiologiche che è possibile fare e per quale motivo sono utili, le terapie fisiche appropriate ed, infine, le tecniche per il controllo del dolore. Infine, al secondo appuntamento, l’Unità Operativa Terapia Antalgica offre colloqui telefonici dalle ore 9 alle ore 14 telefonando al numero 339 5360776.

Per partecipare ad entrambi gli appuntamenti si comunica che è gratuito e non è richiesta la prenotazione. Per maggiori informazioni dei servizi offerti nella giornata dell’(H)-Open Day Reumatologia consultare i siti internet www.bollinirosa.it e www.auslromagna.it/

“Il focus di questa iniziativa alla sua seconda edizione è il mal di schiena proprio perché è un sintomo estremamente diffuso ma spesso sottovalutato”, commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere). “Il perdurare di questa condizione può infatti essere espressione di uno stato infiammatorio cronico che necessita di una tempestiva valutazione da parte di uno specialista Reumatologo e di un adeguato trattamento. La diagnosi precoce è cruciale per impedire l’instaurarsi di gravi danni articolari ad alto impatto invalidante”.

I Bollini Rosa sono il riconoscimento agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.
L’iniziativa gode del patrocinio della Società Italiana di Reumatologia (SIR) e dell’associazione Reumatologhe DOnne (ReDo) e del contributo non condizionante di Novartis.

La lombalgia non è una malattia ma rappresenta un sintomo. Si stima che oltre il 20% dei casi soffra di un “mal di schiena cronico” (oltre 3 mesi) per cui è necessario un inquadramento clinico per poter differenziare quelle che sono cause meccaniche (Es. artrosi, cedimenti vertebrali, scoliosi, spondilolistesi etc..) da quello infiammatorio, di pertinenza reumatologica.

La lombalgia infiammatoria è caratterizzata da alcune caratteristiche che tipicamente la contraddistinguono quali l’esordio insidioso, la presenza di dolore a riposo tale da svegliare il paziente di notte o nelle prime ore del mattino, la presenza di rigidità mattutina della colonna, il miglioramento della sintomatologia con il movimento e non con il riposo, la presenza di glutalgia (dolore ai glutei) alternante e la risposta all’assunzione di antiinfiammatori. Un corretto inquadramento è necessario sin dall’esordio della lombalgia, potendo rappresentare un sintomo iniziale di malattie reumatiche quali “Spondiloartriti”. Attualmente, purtroppo, i dati in letteratura indicano che la diagnosi richiede molto tempo, principalmente dovuto al fatto che il paziente ha un tortuoso percorso di valutazione. Non è infrequente, infatti, che il paziente si rivolga in prima istanza all’ortopedico o al fisiatra, o anche al dermatologo, all’oculista o al gastroenterologo, qualora la sintomatologia articolare si associ ad altre manifestazioni extra-articolari di malattia oppure ne rappresentino i sintomi d’esordio.

Il riconoscimento precoce e l’invio all’attenzione del reumatologo sono fondamentali per permettere una diagnosi precoce e quindi consentirne l’impostazione di una terapia adeguata, con notevoli vantaggi in termini di qualità della vita del paziente, arresto della progressione di malattia e riduzione dei costi sanitari diretti e indiretti. Da questo deriva l’importanza di conoscere queste malattie e di un approccio efficiente coinvolgendo attivamente i Medici di Medicina Generale e, a seguire, gli altri specialisti che si trovano a valutare per primi il paziente con lombalgia.


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