Cronaca
Sono 2mila i profughi ucraini nel ravennate, 72 hanno chiesto asilo politico
La Questura: "Flussi in calo, attualmente non più di 10 appuntamenti al giorno"
![Sono 2mila i profughi ucraini nel ravennate, 72 hanno chiesto asilo politico](/file/articoli/th/articoli_637879504972223053.jpg)
12 maggio 2022 - Nell’ultimo mese e mezzo, per la precisione dall’1 aprile all’11 maggio, sono stati sette i destinatari di decreto di espulsione nella città di Ravenna. Tre di loro sono stati accompagnati nei Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri), mentre gli altri quattro hanno ricevuto l’ordine del Questore di abbandonare il territorio nazionale entro sette giorni dalla notifica.
"Per quanto riguarda la provenienza dei destinatari di decreto di espulsione – rende noto Anna Simeone, commissario capo della Polizia di Stato –, tre di loro sono di nazionalità marocchina, altri due sono originari della Tunisia, uno del Senegal e uno del Gambia".
La Questura ha fatto il punto anche sul tema dei profughi ucraini. Le richieste di asilo politico complessivamente pervenute sono 72. Dall’inizio della crisi internazionale che si è verificata con lo scoppio della guerra in Ucraina successivo all’invasione da parte della Russia, sono circa 2 mila i cittadini ucraini censiti in provincia di Ravenna.
Nella maggior parte dei casi si tratta di nuclei monogenitoriali. I flussi sono in costante calo e, ultimamente, non si supera la decina di appuntamenti al giorno, contro i 60/70 del periodo iniziale del conflitto. La Questura riceve i profughi su appuntamento, grazie a un’agenda co-gestita con il Comune di Ravenna che – a sua volta – si avvale di servizi di mediazione linguistica e del supporto di assistenti sociali.
"Questa équipe multidisciplinare – fa sapere la Questura –, coordinata dalla locale Prefettura, svolge un lavoro di primo contatto con il profugo che si è rivelato fondamentale sia per la canalizzazione dei flussi, sia per affrontare le varie problematiche connesse alla permanenza sul territorio italiano, sia per chiarire i vari iter burocratici relativi alla richiesta di soggiorno e contributi di sostegno".
r.b.
© copyright la Cronaca di Ravenna
"Per quanto riguarda la provenienza dei destinatari di decreto di espulsione – rende noto Anna Simeone, commissario capo della Polizia di Stato –, tre di loro sono di nazionalità marocchina, altri due sono originari della Tunisia, uno del Senegal e uno del Gambia".
La Questura ha fatto il punto anche sul tema dei profughi ucraini. Le richieste di asilo politico complessivamente pervenute sono 72. Dall’inizio della crisi internazionale che si è verificata con lo scoppio della guerra in Ucraina successivo all’invasione da parte della Russia, sono circa 2 mila i cittadini ucraini censiti in provincia di Ravenna.
Nella maggior parte dei casi si tratta di nuclei monogenitoriali. I flussi sono in costante calo e, ultimamente, non si supera la decina di appuntamenti al giorno, contro i 60/70 del periodo iniziale del conflitto. La Questura riceve i profughi su appuntamento, grazie a un’agenda co-gestita con il Comune di Ravenna che – a sua volta – si avvale di servizi di mediazione linguistica e del supporto di assistenti sociali.
"Questa équipe multidisciplinare – fa sapere la Questura –, coordinata dalla locale Prefettura, svolge un lavoro di primo contatto con il profugo che si è rivelato fondamentale sia per la canalizzazione dei flussi, sia per affrontare le varie problematiche connesse alla permanenza sul territorio italiano, sia per chiarire i vari iter burocratici relativi alla richiesta di soggiorno e contributi di sostegno".
r.b.
![](/images/favicon.png)
© copyright la Cronaca di Ravenna
Altro da:
Cronaca
![Biscotti Saltari Biscotti Saltari](/file/banner/banner_76.jpg)