Cronaca
Gioca on line oltre 500mila euro, segnalato per evasione fiscale
Ha dichiarato un reddito annuo modesto e non saputo giustificare la provenienza di quella somma
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11 maggio 2022 - La Guardia di Finanza di Faenza ha concluso un controllo fiscale nei confronti di un cinquantenne faentino, dipendente di un’impresa locale di vendita all’ingrosso di capi di abbigliamento, che, pur dichiarando un modesto reddito annuo, è risultato aver giocato on line dal 2016 al 2020 oltre cinquecentomila euro, di cui non ha saputo fornire giustificazione.
L'uomo è stato individuato grazie all’incrocio delle banche dati a disposizione delle Fiamme Gialle per il monitoraggio e il controllo dei conti di gioco riconducibili a persone dedite abitualmente al gioco on line e che risultano aver effettuato ricariche e giocate per importi complessivi sproporzionati e incongrui rispetto al reddito dichiarato dal proprio nucleo familiare.
Sulla base di questa anomalia sono state avviate le indagini, anche ai fini antiriclaggio, con la ricostruzione puntuale dei movimenti bancari del giocatore che hanno consentito di rilevare numerosi accrediti di denaro negli anni dal 2016 al 2020 di cui il beneficiario non ha saputo fornire idonea e documentata giustificazione.
A conclusione degli accertamenti, è stato appurato che la gran parte di queste somme, per complessivi 514mila euro erano proventi non dichiarati al fisco e quindi da sottoporre a tassazione, ora per allora.
Il verbale di constatazione è stato trasmesso all’Agenzia delle Entrate di Ravenna per l’accertamento delle imposte evase, quantificate in oltre 223.000 euro, e l’irrogazione delle sanzioni amministrative connesse alla presentazione di dichiarazioni fiscali riportanti redditi infedeli per tutti gli anni investigati.
© copyright la Cronaca di Ravenna
L'uomo è stato individuato grazie all’incrocio delle banche dati a disposizione delle Fiamme Gialle per il monitoraggio e il controllo dei conti di gioco riconducibili a persone dedite abitualmente al gioco on line e che risultano aver effettuato ricariche e giocate per importi complessivi sproporzionati e incongrui rispetto al reddito dichiarato dal proprio nucleo familiare.
Sulla base di questa anomalia sono state avviate le indagini, anche ai fini antiriclaggio, con la ricostruzione puntuale dei movimenti bancari del giocatore che hanno consentito di rilevare numerosi accrediti di denaro negli anni dal 2016 al 2020 di cui il beneficiario non ha saputo fornire idonea e documentata giustificazione.
A conclusione degli accertamenti, è stato appurato che la gran parte di queste somme, per complessivi 514mila euro erano proventi non dichiarati al fisco e quindi da sottoporre a tassazione, ora per allora.
Il verbale di constatazione è stato trasmesso all’Agenzia delle Entrate di Ravenna per l’accertamento delle imposte evase, quantificate in oltre 223.000 euro, e l’irrogazione delle sanzioni amministrative connesse alla presentazione di dichiarazioni fiscali riportanti redditi infedeli per tutti gli anni investigati.
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