Gas e rinnovabili, il mix piace | la CRONACA di RAVENNA

Gas e rinnovabili, il mix piace

Ancora commenti favorevoli all'accordo su rigassificatore, Agnes per l'eolico e revisione del Pitesai. M5s e Legambiente contrari

05 maggio 2022 - “Da tempo siamo favorevoli a soluzioni che permettano di dare risposte concrete a uno dei fattori che limitano la crescita dell’economia nazionale e cioè l’insopportabile costo delle fonti energetiche ed è per questo che vogliamo sottolineare il nostro apprezzamento e condivisione per quanto emerso nel confronto di ieri tra il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e il Ministro della transizione Ecologica Roberto Cingolani, nel corso del quale, con grande concretezza si sono poste le basi per fare di Ravenna un hub nazionale per il gas e per le rinnovabili” commentano di Emanuela Bacchilega e Tiziano Samorè, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato della provincia di Ravenna.

"Bene quindi il rigassificatore, bene l’utilizzo e l’ammodernamento delle infrastrutture già disponibili a Ravenna, che consentiranno di risparmiare anni per la loro messa a regime e piena funzionalità, ma occorre investire anche nell’aumento delle estrazioni dal nostro Adriatico, perché ridurre la dipendenza dall’estero è comunque fattore importante per la sicurezza degli approvvigionamenti e di crescita economica per le nostre aziende".

Per Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd, "serve che il decreto anticrisi sia accompagnato da una strategia nazionale complessiva che dia valore all’indipendenza energetica e rifiuti la dipendenza energetica dai paesi autoritari.
Per questo non possiamo rimanere in silenzio sul fatto che si pensi di riattivare per 48 mesi le centrali a carbone o si utilizzino navi rigassificatrici provenienti dall’Africa e dagli Stati Uniti a prezzi ancora indefiniti.
Si dovrebbe invece parlare di come autorizzare e sviluppare l’estrazione del gas in Adriatico, di come sbloccare la burocrazia che sta fermando i progetti sulle fonti rinnovabili come, ad esempio, quello del parco eolico di Ravenna. Rispetto ai rigassificatori ci vogliano tecnologie all’avanguardia che consentano la coesistenza di queste attività con l’economia del mare".
"Questo è il momento di dare il via a nuovi progetti e accelerare sulle energie rinnovabili e sul gas italiano" conclude Barattoni.

Il presidente e il direttore generale della CNA Territoriale di Ravenna Matteo Leoni e Massimo Mazzavillani
dichiarano che "sono fondamentali le proposte avanzate dal Sindaco de Pascale quando lancia l’idea di rafforzare il polo energetico ravennate attraverso quattro fondamentali azioni di sistema: ripresa delle attività estrattive di gas naturale nell’Alto Adriatico; posizionamento di un rigassificatore galleggiante al largo delle coste ravennati; realizzazione di un parco eolico offshore con impianto fotovoltaico galleggiante annesso; creazione di un sistema per la cattura, lo stoccaggio e l’utilizzo dell’anidride carbonica da immettere nei giacimenti di metano esausti o per l’utilizzo nell’economia circolare".

“Il progetto del rigassificatore galleggiante di Ravenna deve essere una soluzione temporanea - afferma Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle - per compensare un eventuale stop improvviso alle forniture dalla Russia, non può invece essere la soluzione per affrontare l’emergenza energetica della nostra regione e del nostro Paese. Per questo è necessario che Governo, Regione e Comune vadano avanti insieme, e con decisione, sulla strada della transizione ecologica puntando sulle rinnovabili. L’obiettivo comune che dobbiamo porci deve essere quello dell’indipendenza dalle fonti fossili puntando in maniera strutturale sulla produzione di energia green”.

"Bene l'incontro tra Bonaccini e il ministro Cingolani per il rigassificatore al largo del porto di Ravenna. In attesa dell' ufficialità sosteniamo con forza il primo SI per Ravenna Hub dell' energia" dichiarano Carlo Sama segretario generale UIL Ravenna, Filippo Spada segretario Uiltec Ravenna e Vittorio Caleffi segretario regionale Uiltec.

"Dopo la stroncatura a più riprese - sostiene Legambiente Emilia Romagna - del progetto CCS (cattura e stoccaggio di CO2), Ravenna riprova a candidarsi "Capitale del Fossile”: poco tempo dopo le dichiarazioni del primo cittadino ravennate a proposito del cosiddetto pacchetto energia, ovvero quattro proposte di cui tre incentrate sull’industria fossile e solo una sulle rinnovabili, arriva in questi giorni la proposta del governatore Stefano Bonaccini di candidare l’Emilia-Romagna per ospitare sulle sue coste uno dei due FRSU, ovvero le navi rigassificatrici commissionate a Snam".
“La situazione emergenziale che stiamo affrontando non deve dare linfa vitale a idee del passato, strategicamente errate e inefficienti. Non vanno persi di vista gli obiettivi essenziali: efficientamento energetico, elettrificazione dei consumi e diffusione degli impianti per la produzione di energia da rinnovabili” conclude Legambiente.


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