Con la 'Rosa dei Venti' 136 nuovi posti residenziali per anziani non autosufficienti | la CRONACA di RAVENNA

Con la 'Rosa dei Venti' 136 nuovi posti residenziali per anziani non autosufficienti

Dispone di 35 camere doppie e 48 singole e di un nucleo Alzheimer con 18 camere singole destinato alle persone affette da demenza e gravi disturbi del comportamento.

19 aprile 2022 - Con l’inaugurazione oggi della “Rosa dei Venti”, Ravenna avrà 136 nuovi posti residenziali per anziani non autosufficienti, fondamentali per colmare il ritardo nel settore. Il nuovo complesso residenziale in via Lago d’Albano (rotonda Esp) è frutto di un investimento di circa 19 milioni di euro da parte del mondo della cooperazione. Del Consorzio Rosa dei Venti, nato per realizzare la nuova struttura, fanno parte le cooperative Solco Ravenna, Il Cerchio e Asscor.

I numeri sono alquanto imponenti: il nuovo complesso residenziale, dispone di 35 camere doppie e 48 singole e di un nucleo Alzheimer con 18 camere singole destinato alle persone affette da demenza e gravi disturbi del comportamento. Da segnalare poi che 78 posti in casa residenza sono convenzionati con l’ente pubblico, mentre i restanti 39 sono a libero mercato.
Gli ospiti della “Rosa dei venti” potranno contare su un’assistenza socio-sanitaria 24 ore su 24, su 200 figure professionali impiegate e su una struttura progettata e realizzata a partire dai loro bisogni.
I primi ospiti saranno accolti a partire dalla fine del mese di maggio, quando il centro diventerà completamente operativo.

«Per noi è una giornata molto importante – spiega Antonio Buzzi, presidente del Consorzio “Rosa dei Venti” – soprattutto considerando che il progetto è partito nel lontano 2014. Si tratta di un segnale importante sul territorio, reso possibile grazie alla forza del mondo cooperativo, che ora speriamo consentirà a tanti anziani non più autosufficienti di fare una vita di comunità e di vivere al meglio l’ultimo periodo della loro vita».

«Quando il Solco ci ha chiesto di partecipare all’iniziativa – ricorda Maria Grazia Cortesi, vice presidente del Consorzio – siamo stati contenti e spaventati al contempo. Grazie a tutte le cooperative, alle banche, ai fondi cooperativi e a tutti gli altri che ci hanno sostenuto in questa impresa. Ora inizierà la parte più importante con l’arrivo degli anziani. Siamo già al lavoro per completare l’organico della struttura, tra coordinatori, fisioterapisti, infermieri e operatori socio-sanitari. Molti di loro arriveranno anche da molto lontano: India, Tunisia e Albania».

Alquanto innovativa la struttura progettata dall’architetto Enrico Gaudenzi, seguendo criteri di accoglienza, funzionalità, efficienza e sicurezza.
Il complesso sorge su una superficie di 15 mila metri quadrati, di cui 7 mila sono dedicati alla struttura e 8 mila alle aree verdi e ai 90 posti auto. Il nome della struttura deriva dalla peculiare forma architettonica a raggiera, ideata tenendo conto del giusto rapporto fra spazi interni ed esterni, degli spostamenti del personale tra un nucleo e l’altro e del rispetto dell’equilibrio fa luoghi di privacy e luoghi di convivialità.

Al taglio del nastro erano presenti, stamattina, il sindaco Michele De Pascale, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, l'arcivescovo Lorenzo Ghizzoni e il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori.

«Con questo progetto ereditato dall’amministrazione Matteucci – afferma il primo cittadino – abbiamo colmato una criticità del territorio, viste le lunghe file d’attesa per la residenzialità di persone anziane non autosufficienti. Benché “forte” in materia di disabilità, la nostra provincia era rimasta indietro invece sul fronte della popolazione anziana».

«Con questa nuova offerta quantitativa – aggiunge Carradori – potremo raggiungere traguardi qualitativi, perché abbiamo finalmente aumentato del 10% la residenzialità degli anziani, colmando il gap soprattutto delle demenze».

«C’è sempre più bisogno di servizi e di una collaborazione con il terzo settore – conclude Bonaccini – dato che il pubblico da non solo non ce la fa e le aspettative di vita sono molto aumentate in questi ultimi anni. A Ravenna, il prossimo grande investimento sarà in Darsena per un ospedale di comunità del valore di 11 milioni di euro».
r.b.
Foto Massimo Argnani



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