Cronaca
Trasferisce 300mila euro dell'azienda sulle carte di credito di un dipendente per giocare d'azzardo
Operazione della Guardia di finanza per illecita appropriazione di liquidità aziendale
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24 marzo 2022 - Dal conto
corrente di una società ha
trasferito 300mila euro su due carte di credito intestate a
un operaio dipendente, del tutto ignaro sia delle operazioni finanziarie a suo favore sia
dell’esistenza stessa delle due carte di credito postali a lui
intestate.
Protagonista dei controlli della Guardia di Finanza di Ravenna un imprenditore, che si è appropriato della liquidità aziendale per poi utilizzarla nel gioco d’azzardo.
L’attività ispettiva, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ravenna, ha preso le mosse da una verifica fiscale nei confronti di una società del settore della carpenteria metallica, nel corso della quale sono state, tra l’altro, effettuate indagini finanziarie per verificare la genuinità e l’effettività di alcuni rapporti commerciali con altre imprese del settore.
Inoltre, dalle operazioni effettuate in home banking sulle carte di credito è stato appurato come le disposizioni di trasferimento dei fondi dai conti societari fossero state disposte da un imprenditore che, seppur non rivestisse formali cariche societarie, ne era l’amministratore di fatto, tanto da avere formale delega a operare su quei conti correnti.
Attraverso l’analisi dettagliata delle spese effettuate con le due carte, i finanzieri hanno verificato inoltre la destinazione finale delle somme di denaro fuoriuscite dall’azienda, che in effetti risultavano essere state pressoché completamente utilizzate presso due sale gioco del ravennate, dove, grazie alle testimonianze di alcuni dipendenti e gestori di sala, l’imprenditore è stato anche riconosciuto quale giocatore abituale.
L’imprenditore, infatti, avendo avuto la disponibilità del documento d’identità del dipendente, era riuscito a fargli intestare le due carte di credito per poter poi giocare, senza apparire in prima persona.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Protagonista dei controlli della Guardia di Finanza di Ravenna un imprenditore, che si è appropriato della liquidità aziendale per poi utilizzarla nel gioco d’azzardo.
L’attività ispettiva, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ravenna, ha preso le mosse da una verifica fiscale nei confronti di una società del settore della carpenteria metallica, nel corso della quale sono state, tra l’altro, effettuate indagini finanziarie per verificare la genuinità e l’effettività di alcuni rapporti commerciali con altre imprese del settore.
Inoltre, dalle operazioni effettuate in home banking sulle carte di credito è stato appurato come le disposizioni di trasferimento dei fondi dai conti societari fossero state disposte da un imprenditore che, seppur non rivestisse formali cariche societarie, ne era l’amministratore di fatto, tanto da avere formale delega a operare su quei conti correnti.
Attraverso l’analisi dettagliata delle spese effettuate con le due carte, i finanzieri hanno verificato inoltre la destinazione finale delle somme di denaro fuoriuscite dall’azienda, che in effetti risultavano essere state pressoché completamente utilizzate presso due sale gioco del ravennate, dove, grazie alle testimonianze di alcuni dipendenti e gestori di sala, l’imprenditore è stato anche riconosciuto quale giocatore abituale.
L’imprenditore, infatti, avendo avuto la disponibilità del documento d’identità del dipendente, era riuscito a fargli intestare le due carte di credito per poter poi giocare, senza apparire in prima persona.
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