Pronto soccorso, ampliato di 800 metri quadrati e riqualificato. Fine lavori luglio 2024 | la CRONACA di RAVENNA

Pronto soccorso, ampliato di 800 metri quadrati e riqualificato. Fine lavori luglio 2024

100mila accessi all'anno e la pandemia hanno reso inadeguata la struttura progettata nel 2000

07 marzo 2022 - Dopo l’inaugurazione nel 2012 del nuovo Pronto Soccorso generale, pronto Soccorso Ortopedico e Medicina d’Urgenza, per l’ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna c’è una nuova sfida: il progetto di ampliamento e riqualificazione del Pronto Soccorso che inizierà da fine marzo e terminerà, se tutto andrà bene, nel luglio 2024.

L’obiettivo è aumentare il “campo d’azione” di medici e infermieri di circa 800 metri quadrati, per accrescere quindi il grado di benessere dei pazienti. Completamente rinnovata la logistica e organizzazione di un Pronto Soccorso che sarà “transformer”, per modificarsi appunto in base ai periodi e alle esigenze sanitarie.

«Il nostro Pronto Soccorso non è ormai più adeguato – racconta Francesca Bravi, direttrice dell'ospedale di Ravenna –, se si considera che rispetto al 2000, quando era stato progettato, il numero degli accessi è aumentato di circa il 20%, sino ad arrivare agli attuali 100 mila all’anno. La pandemia da Covid-19 ha poi accelerato un processo che in qualche modo era già in atto in virtù del progressivo invecchiamento della popolazione: l’accesso di pazienti, non più prevalentemente per eventi acuti, ma per situazioni di cronicità, fragilità socio-sanitaria e polipatologia. Sono coloro che accedono al Pronto Soccorso anche più di 5 volte in un anno».

«L’idea è di avere un’area il più possibile flessibile – aggiunge Andrea Strada, direttore Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza di Ravenna – da dedicare contemporaneamente a pazienti diversi fra loro, separando anzitutto gli infettivi dai non infettivi e poi i codici minori da quelli urgenti che non possono aspettare. Abbiamo pensato anche a un triage differenziato e a diverse sale di attesa. Un bel passo avanti rispetto a quando si è cominciato con appena due ambulatori in via Missiroli.
Ora il Pronto Soccorso diventerà un ospedale vero e proprio anche con una sala chirurgica, pronta per gestire interventi. La sala rossa dedicata all’emergenza potrà ospitare fino a 4 pazienti insieme. La contiguità assoluta con la sala Tac e radiologia consentirà un’immediata gestione radiodiagnostica di persone che vanno subito prese in carico».

Nel nuovo progetto, alquanto imponente sarà la centrale area di accettazione che passerà dagli attuali 80 a circa 300 metri quadrati. Da un lato dell’accettazione ci sarà una nuova area riservata ai codici minori, quelli per intenderci in cui non c’è alcun sospetto infettivo o cardio-respiratorio, a gestione infermieristica avanzata. In futuro, si potrebbe pensare anche a un supporto delle guardie mediche in modo da evitare il rinvio al Pronto Soccorso. L’area avrà un accesso autonomo dall’esterno, senza triage.

Dall’altro lato, si troverà invece l’area infettiva, dedicata per esempio ai malati di Covid-19, da usare quale polmone per i periodi dei picchi a cui è storicamente e periodicamente soggetto il Pronto Soccorso di Ravenna (stagionalità, influenza, etc.).
Completano il quadro le aree a media e alta intensità e quelle a bassa intensità e fast-track ortopedico, oltre a una zona consacrata alla diagnostica per la sola attività del Pronto Soccorso, dove oggi è presente solo una piccola sala di radiologia.

Guardando ai numeri, il nuovo progetto comporterà 32 posti complessivi tra infettivi e media-alta intensità, contro i 24 oggi disponibili; 12 posti letto in Obi al posto di 8; oltre ai già citati 4 posti nell’area codici rossi. Sarà poi realizzata una nuova camera calda di circa 240 metri quadrati, visto che quella esistente sarà riconvertita in aree di attesa e triage separate.

Nel lungo temine, il progetto prevede anche un intervento al piano seminterrato per spazio barelle, locali tecnici e spogliatoi del personale, e una sopraelevazione della vecchia camera calda per tre livelli, prevedendo un ampliamento del blocco operatorio con due sale, una da dedicare all’infetto e una di tipo ibrido e un ampliamento della terapia intensiva per ulteriori 8 posti letto.

«Alla fine avremo quattro volte le superfici che avevamo trovato – afferma il direttore generale Ausl Tiziano Carradori –. Questo comporterà inevitabilmente nuove funzioni e nuovo personale, anche se dovremo affrontare tutte le difficoltà del caso: il difficile reperimento di medici, visto che non potremo aspettare 4/5 anni per avere i nuovi specializzati, e di personale infermieristico. Per ora ci abbiamo messo una “toppa” ma non è la conclusione del percorso. Ora la speranza è di realizzare entro il 2024 una risposta non dico definitiva ma di lungo termine, anche in virtù del fatto che l’allargamento del Pronto Soccorso dovrà andare di pari passo con il potenziamento medico sul territorio. Il 30-40% di chi viene in Pronto Soccorso infatti, potrebbe essere tranquillamente trattato fuori».

«L’inizio di questi lavori è molto atteso perché ritenuto prioritario dai cittadini – conclude il sindaco Michele de Pascale –. Il tema dell’umanizzazione e della qualità degli spazi durante la permanenza in Pronto Soccorso è fondamentale. Dovremo poi rendere produttiva al massimo la gestione delle risorse e preoccuparci di rendere attrattivo il luogo di lavoro, in modo da attirare medici e infermieri, sempre più richiesti e che possono scegliere dove entrare in servizio».
r.b.

nelle foto all'interno, la presentazione del progetto avvenuta questa mattina


Il progetto di ampliamento e riqualificazione


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