Cronaca
8 marzo/ La Cna celebra la "forza delle donne"
Ricordato «il sacrificio delle ucraine che stanno affrontando con coraggio una situazione difficilissima». In provincia, il 21% delle imprese sono femminili e il 37% delle imprese associate a CNA Ravenna hanno una donna alla guida
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07 marzo 2022 - In occasione dell’8 marzo, la CNA ha reso omaggio alle donne. “In questa occasione – ha affermato in apertura dell’iniziativa Marianna Panebarco, vicepresidente di CNA Ravenna e CNA nazionale - in cui tradizionalmente ci fermiamo a riflettere sulla condizione delle donne, occorre sottolineare il ruolo che esse hanno guadagnato negli anni con tenacia, sacrifici e caparbietà”.
Ciò non significa che il gender gap sia stato colmato: molta è la strada da percorrere perché le differenze di genere possano dirsi superate.
“Oggi vogliamo rendere omaggio alla forza e alla prontezza d’animo che le donne mettono nella vita di tutti i giorni, famigliare e lavorativa. – ha proseguito Nicoletta Cirelli, presidente di CNA Impresa Donna Ravenna - Vogliamo anche ricordare, oggi, le donne Ucraine che stanno affrontando con coraggio e forza una situazione difficilissima, che auspichiamo si risolva quanto prima”.
È proprio il tema dell’indipendenza il filo conduttore degli interventi della giornata.
È intervenuta per prima Marisa Savorelli, che ha raccontato la sua esperienza personale e il progetto “Associazione 505”, gruppo di imprenditrici del settore dell’acconciatura di tutta Italia, che ha dato vita al libro “Noi prima di noi”.
Sono poi intervenute Alessandra Bagnara e Monica Vodarich, presidente e vicepresidente di Linea Rosa. “Troppo spesso si punta l'attenzione solo a storie di violenza che hanno epilogo tragico, ma è importante far sapere che la maggior parte dei casi, anche i percorsi più difficili, arrivano a un lieto fine. Grazie alla rete che in 30 anni abbiamo creato sul territorio siamo in grado di aiutare efficacemente tutte le donne che si rivolgono a noi".
L’intervento di Daniela Toschi, presidente di Alice, l'associazione per la Lotta all’ictus cerebrale – ha portato la prospettiva delle donne caregiver. Spesso chi si prende cura dei malati in famiglia è una donna, che deve trovare il giusto equilibrio tra l’accudimento dei famigliari in difficoltà e la propria vita personale e lavorativa.
In conclusione è intervenuto il presidente della CNA di Ravenna, Matteo Leoni, che ha sottolineato l’importanza dell’impresa femminile per lo sviluppo del territorio e del Paese. "I ruoli imprenditoriali ricoperti dalle donne in Italia nel 2021 sono 2,8 milioni, ossia più di un quarto del totale (26,8%), le donne operano mediamente in un’impresa su due e rivestono ruoli apicali (titolare o amministratore) quasi in un’impresa su tre, principalmente nei servizi alla persona. L’impresa femminile è cresciuta in modo più deciso proprio durante i mesi della pandemia, dando un contributo cruciale alla tenuta del nostro sistema economico.
CNA Ravenna considera l’impresa femminile una ricchezza da curare e alimentare. In provincia, il 21% delle imprese sono femminili, e il 37% delle imprese associate a CNA Ravenna hanno una donna alla guida. La strada da percorrere, tuttavia è ancora tanta”.
Il sistema CNA Ravenna vede oltre il 70% di forza lavoro al femminile e, in merito al gender gap, da sempre non c’è differenziale retributivo tra uomini e donne.
Mai come ora è determinante rilanciare e valorizzare l’occupazione femminile, sia attraverso il lavoro autonomo che attraverso quello subordinato. Parte degli obiettivi del PNRR vanno proprio in questa direzione, ma è importante assegnare le risorse secondo criteri di merito e competenza.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Ciò non significa che il gender gap sia stato colmato: molta è la strada da percorrere perché le differenze di genere possano dirsi superate.
“Oggi vogliamo rendere omaggio alla forza e alla prontezza d’animo che le donne mettono nella vita di tutti i giorni, famigliare e lavorativa. – ha proseguito Nicoletta Cirelli, presidente di CNA Impresa Donna Ravenna - Vogliamo anche ricordare, oggi, le donne Ucraine che stanno affrontando con coraggio e forza una situazione difficilissima, che auspichiamo si risolva quanto prima”.
È proprio il tema dell’indipendenza il filo conduttore degli interventi della giornata.
È intervenuta per prima Marisa Savorelli, che ha raccontato la sua esperienza personale e il progetto “Associazione 505”, gruppo di imprenditrici del settore dell’acconciatura di tutta Italia, che ha dato vita al libro “Noi prima di noi”.
Sono poi intervenute Alessandra Bagnara e Monica Vodarich, presidente e vicepresidente di Linea Rosa. “Troppo spesso si punta l'attenzione solo a storie di violenza che hanno epilogo tragico, ma è importante far sapere che la maggior parte dei casi, anche i percorsi più difficili, arrivano a un lieto fine. Grazie alla rete che in 30 anni abbiamo creato sul territorio siamo in grado di aiutare efficacemente tutte le donne che si rivolgono a noi".
L’intervento di Daniela Toschi, presidente di Alice, l'associazione per la Lotta all’ictus cerebrale – ha portato la prospettiva delle donne caregiver. Spesso chi si prende cura dei malati in famiglia è una donna, che deve trovare il giusto equilibrio tra l’accudimento dei famigliari in difficoltà e la propria vita personale e lavorativa.
In conclusione è intervenuto il presidente della CNA di Ravenna, Matteo Leoni, che ha sottolineato l’importanza dell’impresa femminile per lo sviluppo del territorio e del Paese. "I ruoli imprenditoriali ricoperti dalle donne in Italia nel 2021 sono 2,8 milioni, ossia più di un quarto del totale (26,8%), le donne operano mediamente in un’impresa su due e rivestono ruoli apicali (titolare o amministratore) quasi in un’impresa su tre, principalmente nei servizi alla persona. L’impresa femminile è cresciuta in modo più deciso proprio durante i mesi della pandemia, dando un contributo cruciale alla tenuta del nostro sistema economico.
CNA Ravenna considera l’impresa femminile una ricchezza da curare e alimentare. In provincia, il 21% delle imprese sono femminili, e il 37% delle imprese associate a CNA Ravenna hanno una donna alla guida. La strada da percorrere, tuttavia è ancora tanta”.
Il sistema CNA Ravenna vede oltre il 70% di forza lavoro al femminile e, in merito al gender gap, da sempre non c’è differenziale retributivo tra uomini e donne.
Mai come ora è determinante rilanciare e valorizzare l’occupazione femminile, sia attraverso il lavoro autonomo che attraverso quello subordinato. Parte degli obiettivi del PNRR vanno proprio in questa direzione, ma è importante assegnare le risorse secondo criteri di merito e competenza.
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