Profughi ucraini, rischio di infiltrazioni criminali, sicurezza: le sfide del nuovo prefetto De Rosa | la CRONACA di RAVENNA

Profughi ucraini, rischio di infiltrazioni criminali, sicurezza: le sfide del nuovo prefetto De Rosa

I primi incontri del rappresentante del Governo proveniente da Lecco

07 marzo 2022 - Emergenza profughi dall’Ucraina, costante monitoraggio dei progetti finanziati attraverso il Pnrr e dei lavori per l’Hub Portuale perché l’elevata mole di denaro da investire potrebbe attirare criminalità organizzata, quindi la criminalità comune soprattutto ‘predatoria’.
Sono questi i temi principali che hanno occupato le prime ore a Ravenna del nuovo prefetto Castrese De Rosa, 62 anni, in precedenza a Lecco. In mattinata ha incontrato il questore Maria Rita Stellino e le forze dell’ordine, quindi il sindaco Michele de Pascale (“mi ha colpito il suo essere un ‘sindaco del fare’, come mi sento anch’io nel ruolo di prefetto” ha commentato De Rosa). Nel pomeriggio incontrerà l’arcivescovo Ghizzoni.

Per quanto riguarda i profughi, il prefetto ha spiegato che a oggi sono arrivati 159 ucraini, per la maggior parte donne e bambini; di questi, 25 hanno chiesto protezione internazionale. Sul fronte dell’accoglienza, ha messo in preventivo che arriveranno molti altri ucraini in fuga dalla guerra. A Ravenna, la comunità di Kiev è composta da 2300 persone e, sulla base dell’esperienza di altre città, è pensabile che possano arrivare 2 o 3 profughi per ogni connazionale già residente a Ravenna, quindi tra 4600 e 6900 persone.
Attualmente la nostra provincia conta su 1.000 posti nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), ai quali aggiungere 280 posti in altre collocazioni.

De Rosa ha anche spiegato quale sarà il suo metodo per valutare la sicurezza della città: “Delle statistiche me ne frego – ha detto –, mi interessa la percezione della sicurezza dei cittadini: avvertono il bisogno di un numero maggiore di forze dell’ordine? In base alla loro percezione, considerate le forze che abbiamo a disposizione, prenderemo le opportune decisioni”.

Infine, una nota personale: “Da Lecco a Ravenna, da Manzoni a Dante. Ringrazio il ministero per avermi destinato qui”.
mvv


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