Consultori familiari, gli obbiettivi del nuovo primario Sara Zagonari

02 marzo 2022 - Riorganizzazione in vista per i consultori familiari, con i loro servizi socio sanitari di base a tutela della salute della donna in tutta la sua vita, dell'adolescenza e dei giovani.
Da unn miglioramento dell'accesso diretto a un'integrazione tra chi segue le donne in gravidanza nel territorio e chi le seguirà al momento del parto, dal potenziamento dello spazio giovani all'inserimento della figura dell'andrologo, dall'istituzione di un centro per la menopausa con ginecologi, osteopati, cardiologi e diabetologi al miglioramento dell'assistenza alle immigrate.

Sono questi i primi obbiettivi di Sara Zagonari, nuovo primario dell'Unità operativa Consultori Familiari Ravenna dell'Ausl Romagna. Alle spalle, dopo otto anni all'Ostetricia e Ginecologia del Santa Maria delle Croci fino al 2012, un'esperienza di cinque anni all'Ostetricia e Medicina dell'età prenatale del S.Orsola-Malpighi di Bologna e dal 2017 dirigente medico dell'unità operativa Consultori familiari di Ravenna.La presentazione è avvenuta questa mattina, mercoledì 2 marzo, con Tiziano Carradori, Mattia Altini e Francesca Bravi, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario dell'Ausl Romagna e direttore dell'ospedale di Ravenna, insieme a Stefano Tamberi nuovo primario dell'Oncologia.

Nell'intervista Zagonari spiega come avanzeranno i cambiamenti e fornisce alcuni dati che danno la dimensione degli assistiti e delle nuove problematiche.Nel 2021 sono state seguite 875 gravidanze, 50 in più rispetto all'anno precedente nonostante il calo delle nascite, è ciò depone a favore della qualità del servizio offerto. A proposito del percorso nascita, Zagonari precisa che da un anno e mezzo è attivo anche il servizio delle ecografie morfologiche, che ha coperto il 35% del fabbisogno, un servizio che sarà riorganizzato e potenziato.605 sono stati i nuovi accessi ai consultori da parte degli adolescenti nel 2021, che aggiunti a quelli gà in carico raggiungono i 1300. Una fascia di età dagli 11 ai 19 anni, all'interno della quale l'attività di prevenzione inizia nelle scuole dalla quarta elementare.Si rivolgono ai consulenti per problematiche affettive e sessuali, ma ora tra i giovani sono diventate preoccupanti quelle psicologiche.
In generale, è da segnalare come la contraccezione gratuita abbia ridotto del 10% le richieste di interruzione della gravidanza.


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