Tamponi "fai da te", è boom di vendite | la CRONACA di RAVENNA

Tamponi "fai da te", è boom di vendite

In farmacia e nei supermercati, da 6 a 9 euro. Ne parliamo con Farmacia Dradi e Conad Galilei e La Fontana

12 gennaio 2022 - Nelle prossime settimane sarà inevitabile prendere sempre più confidenza con i tamponi rapidi o antigenici ‘fai da te’, quelli per intenderci che si comprano in farmacia e al supermercato e si possono utilizzare comodamente fra le pareti domestiche, in caso di necessità. La contagiosa variante Omicron ha fatto ulteriormente salire il timore del contagio e, di conseguenza, la richiesta di tamponi nasali fai da te.

«Il picco è iniziato verso i primi giorni di dicembre – racconta Laura della Farmacia Dradi di Ravenna –. D’altra parte, prima di allora, i tamponi erano irreperibili. La gente ne compra, in genere anche più di uno, da tenere a casa, per tenersi monitorati al comparire di sintomi quali mal di gola, raffreddore e tosse. Fortunatamente per adesso siamo coperti e riusciamo a soddisfare tutte le domande. Il prezzo di un tampone sfuso? 8 euro e 90 centesimi».

I tamponi nasali rapidi possono essere acquistati anche al supermercato, mentre si fa la spesa, al pari di tutti gli altri strumenti e prodotti entrati ormai nella vita quotidiana con l’emergenza Covid-19, come mascherine chirurgiche e Ffp2, disinfettanti per le mani, gel, saturimetri e quant’altro.
«La richiesta di tamponi è particolarmente alta sin da Natale – spiega Paolo De Lorenzi, titolare dei Conad “Galilei” e “Fontana” a Ravenna –. Basti pensare che siamo arrivati a venderne anche 2 mila pezzi al giorno e, in genere, mai meno di mille. Grazie a forniture importanti, riusciamo però ad avere una buona disponibilità. La vendita viene gestita direttamente dalle nostre cassiere, al presso di 6 euro 90 centesimi per la confezione singola e di 5 euro 90 per quella da 5 pezzi».

L’inizio del boom nei supermercati Conad si è verificato nei giorni che hanno preceduto il Natale, quando le persone ne acquistavano per sé e per gli ospiti in modo da sentirsi più tranquilli in occasioni di pranzi o cene in famiglia. «Un po’ di psicosi c’è, inutile negarlo – aggiunge De Lorenzi – perché tutti siamo a conoscenza dell’alto livello di contagiosità della nuova variante. Il Covid si sta rivelando una malattia imprevedibile che ci sta cambiando la vita, da cui è necessario difenderci con tutti gli strumenti a disposizione, dal vaccino per prevenire le forme più gravi, ai vari tamponi per testare la malattia.
Abbiamo testato sullo stesso personale la bontà del nostro tampone nasale rapido che si è rivelato piuttosto sicuro. Se la positività va verificata con il molecolare, la negatività è certa. Potersi testare in qualsiasi momenti, fa sentire più tranquilli».

Come si fa un tampone rapido ‘fai da te’ che rileva le proteine del virus e andrebbe eseguito in caso di sintomi o almeno 72 ore dopo l’esposizione sospetta?
Occorre anzitutto prelevare il tampone sterile senza toccarne la punta con le mani, inclinare la testa e inserirlo in profondità nella narice, ruotandolo poi per quattro o cinque volte a contatto con la parete interna del naso. L’operazione va ripetuta anche nell’altra narice. Di seguito il tampone va inserito nella provetta contenente la soluzione tampone di estrazione e ruotato all’interno per una decina di volte. Dopo aver posizionato il test orizzontalmente, mettere la provetta con la soluzione sopra la posizione contrassegnata con un cerchio.
Dopo aver fatto cadere 4 gocce di soluzione, bisogna aspettare 15 minuti per il risultato. Il test è eseguito correttamente se compare una linea sullo spazio di controllo C.
Se alla linea di controllo C dovesse aggiungersi e comparire un’altra linea, indipendentemente dall’intensità del colore rosso, nello spazio contrassegnato con T, questo significa che il test antigenico ‘fai da te’ ha rilevato tracce di Covid-19 ed è perciò positivo.
Se non compare nessuna seconda linea, il risultato sarà negativo. In caso di positività, occorre subito segnalarlo al proprio medico di medicina generale per effettuare un tampone molecolare di verifica del risultato.

Dal prossimo 17 gennaio, però, sarà attivato un portale in cui ‘autotestarsi’, comunicando direttamente alla sanità pubblica la propria positività rilevata con un tampone a casa.
r.b.



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