Cronaca
Bracconaggio e maltrattamento dei cani, denunciato
L'episodio a Casola Valsenio. Segugi maremmami mal custoditi
![Bracconaggio e maltrattamento dei cani, denunciato](/file/articoli/th/articoli_748.jpg)
04 luglio 2020 - La Polizia di Stato e la Polizia Provinciale di Ravenna hanno denunciato in stato di libertà in 54enne forlivese, dimorante a Casola Valsenio, per i reati di maltrattamenti di animali e violazione alla legge sulle armi.
Da diverso tempo, sia la Questura che la Polizia Provinciale di Ravenna, avevano avuto segnalazioni circa i movimenti sospetti di un uomo che deteneva numerosi cani da caccia di razza Segugio Maremmano. In particolare gli agenti avevano appreso che l’uomo era stato visto, più volte, in zone boschive con al seguito numerosi cani da caccia.
Gli approfondimenti preliminari sulla persona segnalata avevano evidenziato che alcuni anni fa la Questura aveva notificato all’uomo il rigetto del rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia, pertanto i comportamenti segnalati facevano ragionevolmente ipotizzare che l’uomo potesse essersi reso responsabile di comportamenti in violazione alla normativa sulla caccia e sul porto di armi.
Questura e Polizia Provinciale, con la collaborazione dei Carabinieri di Faenza e di Casola Valsenio, hanno pertanto organizzato mirati servizi di osservazione: nella serata di mercoledì, a Casola Valsenio, l’uomo è stato controllato a bordo di un’auto dove erano stati anche caricati numerosi cani da caccia.
All’atto del controllo si poteva accertare che il 54enne trasportava 9 segugi maremmani, di diversa età e taglia; gli animali erano stipati all’interno di due vani realizzati nella parte posteriore del mezzo, di cui uno era addirittura ricavato da un sottofondo del piano delle bombole a gas metano.
I due vani apparivano inequivocabilmente predisposti per occultare, a un sommario controllo dell’auto, il trasporto degli animali, erano stretti e bassi. Tutti i cani erano dotati di collari elettronici, e otto presentavano la coda mozzata.
Presso il domicilio dell’uomo è stata rinvenuta un’arma da caccia, che appariva alterata per
agevolarne il trasporto e l’occultamento per poi essere utilizzata per il bracconaggio. L’arma è stata sequestrata.
L’uomo è stato quindi denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Ravenna, per i reati di maltrattamenti di animali e violazione alla legge sulle armi in relazione all’alterazione dell’arma.
Sono ora in corso i necessari approfondimenti sugli animali da parte del personale medico veterinario dell’A.U.S.L. della Romagna.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Da diverso tempo, sia la Questura che la Polizia Provinciale di Ravenna, avevano avuto segnalazioni circa i movimenti sospetti di un uomo che deteneva numerosi cani da caccia di razza Segugio Maremmano. In particolare gli agenti avevano appreso che l’uomo era stato visto, più volte, in zone boschive con al seguito numerosi cani da caccia.
Gli approfondimenti preliminari sulla persona segnalata avevano evidenziato che alcuni anni fa la Questura aveva notificato all’uomo il rigetto del rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia, pertanto i comportamenti segnalati facevano ragionevolmente ipotizzare che l’uomo potesse essersi reso responsabile di comportamenti in violazione alla normativa sulla caccia e sul porto di armi.
Questura e Polizia Provinciale, con la collaborazione dei Carabinieri di Faenza e di Casola Valsenio, hanno pertanto organizzato mirati servizi di osservazione: nella serata di mercoledì, a Casola Valsenio, l’uomo è stato controllato a bordo di un’auto dove erano stati anche caricati numerosi cani da caccia.
All’atto del controllo si poteva accertare che il 54enne trasportava 9 segugi maremmani, di diversa età e taglia; gli animali erano stipati all’interno di due vani realizzati nella parte posteriore del mezzo, di cui uno era addirittura ricavato da un sottofondo del piano delle bombole a gas metano.
I due vani apparivano inequivocabilmente predisposti per occultare, a un sommario controllo dell’auto, il trasporto degli animali, erano stretti e bassi. Tutti i cani erano dotati di collari elettronici, e otto presentavano la coda mozzata.
Presso il domicilio dell’uomo è stata rinvenuta un’arma da caccia, che appariva alterata per
agevolarne il trasporto e l’occultamento per poi essere utilizzata per il bracconaggio. L’arma è stata sequestrata.
L’uomo è stato quindi denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Ravenna, per i reati di maltrattamenti di animali e violazione alla legge sulle armi in relazione all’alterazione dell’arma.
Sono ora in corso i necessari approfondimenti sugli animali da parte del personale medico veterinario dell’A.U.S.L. della Romagna.
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