Cultura
RAVENNA FESTIVAL / Muti e l'Eroica più forti del maltempo
Alla Rocca Brancaleone il concerto delle Vie dell'Amicizia dedicato alla Siria
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04 luglio 2020 - Nemmeno la pioggia e un cielo nerissimo hanno fermato ieri sera le Vie dell’Amicizia di Ravenna Festival. Alla fine ha veramente trionfato l’Eroica di Beethoven, diretta da Riccardo Muti e interpretata dall’Orchestra giovanile Luigi Cherubini, per l’occasione accompagnata dai musicisti della Syrian Expat Philharmonic Orchestra.
Nelle prime file i presidenti dell’ABI e del Gruppo La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, e della Fomdazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, il sindaco Michele de Pascale, l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, il senatore Pierferdinando Casini, il presidente della Camera di commercio Giorgio Guberti, i direttori del QN Michele Brambilla e della Nazione Agnese Pini, Corrado Sforza Figliani presidente di Assopopolari, l’avvocato Francesco Gianni dello studio Gianni, Origoni, Grippo, il gen. Davide Angrisani comandante della legione Carabinieri dell’Emilia Romagna, Loretta Bignardi questore di Ravenna, Giovanni Sabatini direttore generale dell’Abi, Roberto De Cinti comandante provinciale dei Carabinieri, Andrea Fiducia comandante della Guardia di Finanza, il giudice Paolo Gilotta, Sergio Gonelli presidente dell’Ordine avvocati, il procurato capo della Repubblica Alessandro Mancini, Roberto Sereni Lucarelli, presidente del Tribunale di Ravenna, Stefano Silvestroni presidente della Rosetti Marino.
L’attesa che il temporale passasse è stata ampiamente ripagata. Il Maestro e l’orchestra erano appena saliti sul palco, alle 21,30. Ad aprire la serata la performance applauditissima di due artiste curde: la pittrice e performer Zehra Doğan e la cantante Aynur Doğan . Ecco le prime gocce. I musicisti si affannano a coprire i preziosi strumenti. Poi la pioggia diventa più intensa e l’orchestra lascia il palcoscenico. Le due artiste proseguono nelle loro performance e Riccardo Muti si siede al centro del palco, ascolta e guarda. Poi decide di prendere la parola. “In questi casi tocca a me decidere cosa fare. Prendiamoci trenta minuti e vediamo se smette”. Guarda il cielo: “Magari lassù ci aiutano”. Trascorrono venti minuti e compaiono le stelle, torna il sereno e l’orchestra riprende il suo posto.
L’Eroica strappa applausi e domani sera si replica a Paestum, sempre con dedica alla memoria dell’attivista civile Hevrin Khalaf e dell’archeologo Khaled al-Asaad, entrambi uccisi dall’Isis.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Nelle prime file i presidenti dell’ABI e del Gruppo La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, e della Fomdazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, il sindaco Michele de Pascale, l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, il senatore Pierferdinando Casini, il presidente della Camera di commercio Giorgio Guberti, i direttori del QN Michele Brambilla e della Nazione Agnese Pini, Corrado Sforza Figliani presidente di Assopopolari, l’avvocato Francesco Gianni dello studio Gianni, Origoni, Grippo, il gen. Davide Angrisani comandante della legione Carabinieri dell’Emilia Romagna, Loretta Bignardi questore di Ravenna, Giovanni Sabatini direttore generale dell’Abi, Roberto De Cinti comandante provinciale dei Carabinieri, Andrea Fiducia comandante della Guardia di Finanza, il giudice Paolo Gilotta, Sergio Gonelli presidente dell’Ordine avvocati, il procurato capo della Repubblica Alessandro Mancini, Roberto Sereni Lucarelli, presidente del Tribunale di Ravenna, Stefano Silvestroni presidente della Rosetti Marino.
L’attesa che il temporale passasse è stata ampiamente ripagata. Il Maestro e l’orchestra erano appena saliti sul palco, alle 21,30. Ad aprire la serata la performance applauditissima di due artiste curde: la pittrice e performer Zehra Doğan e la cantante Aynur Doğan . Ecco le prime gocce. I musicisti si affannano a coprire i preziosi strumenti. Poi la pioggia diventa più intensa e l’orchestra lascia il palcoscenico. Le due artiste proseguono nelle loro performance e Riccardo Muti si siede al centro del palco, ascolta e guarda. Poi decide di prendere la parola. “In questi casi tocca a me decidere cosa fare. Prendiamoci trenta minuti e vediamo se smette”. Guarda il cielo: “Magari lassù ci aiutano”. Trascorrono venti minuti e compaiono le stelle, torna il sereno e l’orchestra riprende il suo posto.
L’Eroica strappa applausi e domani sera si replica a Paestum, sempre con dedica alla memoria dell’attivista civile Hevrin Khalaf e dell’archeologo Khaled al-Asaad, entrambi uccisi dall’Isis.
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