Anche il pesce azzurro non sfugge ai traffici illeciti | la CRONACA di RAVENNA

Anche il pesce azzurro non sfugge ai traffici illeciti

Operazione della Guardia Costiera. Fermati due camion diretti in Germania con 1600 kg di pescato senza etichettatura

01 luglio 2020 - Circa 1600 kg di pesce azzurro, del tutto privi di etichettatura commerciale e in difformità alle informazioni indicate sull’irregolare documento di trasporto, sono stati sequestrati dalla polizia marittima che ha ispezionato due camion con targa estera diretti in Germania. I militari hanno anche comminato due sanzioni amministrative di 3mila euro l'una previste dalla tutela sulla filiera della pesca marittima. Il valore del pescato si aggira attorno ai 10mila euro.

L'operazione ha visto impegnati militari della Guardia Costiera di Venezia, Ravenna e Cesenatico, secondo i compiti demandati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e sotto il diretto coordinamento del Centro Controllo Nazionale Pesca (CCNP) del Comando Generale delle Capitanerie di porto.

Nel mese di giugno, l'attività info-investigativa delle Capitanerie di porto ha permesso, tramite appostamenti e verifiche documentali, di ricostruire le modalità di cessione dei generi alimentari e i percorsi stradali impiegati per gli spostamenti delle merci tra le regioni Emilia-Romagna e Veneto.

I militari hanno anche appurato che su entrambi gli automezzi era stato superato il limite massimo di peso trasportabile, per cui è stato richiesto il contestuale intervento degli agenti della Polstrada di Forlì-Cesena che, dopo l’effettuazione delle verifiche di pesatura, hanno contestato anche due contravvenzioni in violazione al codice della strada.

Successivamente hanno così individuato che l’esatta area di sbarco del pescato si trovava a Cesenatico, dove, assieme ai colleghi del locale Ufficio Circondariale Marittimo, hanno verbalizzato anche i due motopesca dai quali era stato sbarcato in modo irregolare il pesce azzurro, comminando agli armatori altre due sanzioni amministrative di 2mila euro ciascuna per violazione delle norme di settore in ambito della tracciabilità.

La proficua sinergia sviluppata tra i due diversi Centri di Controllo Aera Pesca della Guardia Costiera di Venezia e Ravenna, oltreché degli altri accertatori, ha permesso di contrastare questo avvenimento illecito non solo a tutela della normativa di settore nazionale e comunitaria, ma anche a garanzia degli operatori commerciali regolari, per cui si procederà anche a ulteriori approfondimenti con l’interessamento di altri organismi pubblici interessati, per meglio comprendere l’entità del fenomeno.


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