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Crossroads. Concerto di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura
Lunedì 11 ottobre al Teatro di Russi

05 ottobre 2021 - Crossroads torna con Paolo Fresu che incrocerà i suoi strumenti di ottone (tromba e flicorno, ampliati dagli effetti) con il bandoneon di Daniele di Bonaventura.
Sono davvero innumerevoli i duetti di cui si è reso protagonista Paolo Fresu. Ce ne sono di classici e intramontabili, come quelli con Uri Caine e Ralph Towner, e di aperti a sonorità della più varia geografia, come quelli con il cubano Omar Sosa, il tunisino Dhafer Youssef, il franco-vietnamita Nguyên Lê.
Quanto ai duetti made in Italy, non meno ampia è la varietà degli abbinamenti: con Antonello Salis, Furio Di Castri, Gavino Murgia, Gianluca Petrella… Unica costante è l’inconfondibile suono di Fresu, il suo personalissimo ‘soffio’, la cesellatura delle linee melodiche, dove anche i silenzi cantano.
In questa costellazione di partnership, il duetto con il bandoneonista marchigiano Daniele di Bonaventura spicca per il suo profondo e toccante intimismo sonoro, emerso in tutta la sua conturbante evidenza nel disco Mistico Mediterraneo, realizzato assieme al coro còrso A Filetta nel 2010.
Il duo è poi tornato in cima all’hit parade jazzistica nel 2015 con il sublime In maggiore, inciso per l’ECM: lirismo venato di mistero, una versione dark ed essenziale dell’universo sonoro di Fresu. Tra tempi sospesi e linee fluttuanti, l’intersezione dei mood davisiano-mediterranei di Fresu con gli ingredienti sudamericani introdotti dallo strumento a mantice produce una struggente tensione melodica.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Sono davvero innumerevoli i duetti di cui si è reso protagonista Paolo Fresu. Ce ne sono di classici e intramontabili, come quelli con Uri Caine e Ralph Towner, e di aperti a sonorità della più varia geografia, come quelli con il cubano Omar Sosa, il tunisino Dhafer Youssef, il franco-vietnamita Nguyên Lê.
Quanto ai duetti made in Italy, non meno ampia è la varietà degli abbinamenti: con Antonello Salis, Furio Di Castri, Gavino Murgia, Gianluca Petrella… Unica costante è l’inconfondibile suono di Fresu, il suo personalissimo ‘soffio’, la cesellatura delle linee melodiche, dove anche i silenzi cantano.
In questa costellazione di partnership, il duetto con il bandoneonista marchigiano Daniele di Bonaventura spicca per il suo profondo e toccante intimismo sonoro, emerso in tutta la sua conturbante evidenza nel disco Mistico Mediterraneo, realizzato assieme al coro còrso A Filetta nel 2010.
Il duo è poi tornato in cima all’hit parade jazzistica nel 2015 con il sublime In maggiore, inciso per l’ECM: lirismo venato di mistero, una versione dark ed essenziale dell’universo sonoro di Fresu. Tra tempi sospesi e linee fluttuanti, l’intersezione dei mood davisiano-mediterranei di Fresu con gli ingredienti sudamericani introdotti dallo strumento a mantice produce una struggente tensione melodica.

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