Elezioni. Salvini: «Vuoi vedere che a Ravenna si va al ballottaggio?» | la CRONACA di RAVENNA

Elezioni. Salvini: «Vuoi vedere che a Ravenna si va al ballottaggio?»

Il leader della Lega a fianco di Filippo Donati nella battaglia elettorale. «Dopo 70 anni c'è voglia di cambiamento»

24 settembre 2021 - Matteo Salvini lo chiama già “sindaco” intervenendo sul palco allestito davanti al Caffè nazionale in piazza del Popolo. Filippo Donati, candidato di Lega, Fratelli d’Italia e Viva Ravenna è al suo fianco, insieme a Jacopo Morrone segretario della Lega in Romagna.
«Vuoi vedere che a Ravenna si va al ballottaggio – dice Salvini - e Ravenna dà lezione di orgoglio a tutta l’Italia? Dopo 70 anni c’è voglia di cambiamento».
«Ravenna è stata capitale tre volte, non può essere presa come un bancomat tanto ‘se candido un ombrellone me lo eleggono’. Anche gli inglesi agli Europei pensavano di vincere, perché giocavano in casa, ma la partita si vince alla fine».
«Il sindaco uscente – ha aggiunto – dovrebbe essere tranquillo, ha governato per cinque anni e non dovrebbe avere paura di un Donati. Siccome mi dicono che è un po’ nervosetto, si agita, attacca l’avversario, vuol dire che così bene non ha fatto».

Salvini richiama i temi nazionali, lavoro, green pass, tasse, ius soli e dl Zan («le priorità del Pd»), quota 100 e legge Fornero, immigrazione.
E arriva anche alla transizione ecologica. «Questa è terra di ricerca ed energia. La transizione ecologica si chiama così perché tiene insieme la tutela l’ambiente e la storia, l’identità, il lavoro di un territorio. Tutela dell’ambiente e tutela del lavoro devono andare insieme, di questi tempi il lavoro è sacro. Le cose vanno fatte con gradualità ed efficienza».
Infine, un invito ad andare a votare. «Chi non vota aiuta la sinistra ed è complice del Pd e per cinque anni non dovrà lamentarsi di nulla. Chi è incerto, si informi e scelga per chi votare».

Prima dell’arrivo di Salvini, un’intervista a Filippo Donati con il giornalista Maurizio Marchesi. Cosa significa sconfiggere un sistema? «Significa provare dopo decine di anni a modificare il sistema che regola, i rapporti, le economie e le strategie di questa città, la cui classe dirigente negli ultimi anni invece di pensare ad amministrare la città ha pensato ad amministrare il potere. Non riesco più a vedere Ravenna così sottotono».

Donati, rispondendo a una domanda che elenca i progetti presentati negli ultimi dieci giorni ironizza: «Si faccia una campagna elettorale anche l’anno prossimo. Siamo quasi alle barzellette, è tornata anche la nave da Comacchio, ci manca solo lo shuttle o che ci dicano che il nuovo palazzetto dello sport sarà pronto nel giro di una settimana. E al porto hanno posato la prima pietra dei lavori dell’hub, ma tra gli operatori c’è la paura di non avere la prospettiva per quello che verrà fatto».
E torna sugli argomenti delle località del forese abbandonate («il Pd è convinto del fatto che continueranno ad avere percentuali che gli consentiranno di portare a casa il risultato, non è così, sto sentendo molte voci contrarie»), del mancato ascolto dei cittadini, dello sport e del suo passato glorioso citando, tra gli altri, Corvetta e il Ravenna Calcio dell’allora presidente. Ma parla anche di centro storico («lo conosco, posso girarlo bendato, ci sono nato»), di turismo e dei lidi, della necessità di far sentire agli imprenditori che la pubblica amministrazione è al loro fianco e non girata di spalle.

«C'è bisogno di una città più aperta, più inclusiva che non si inchioda sulle gelosie e sulle ideologie, ma che fa funzionare le buone idee, chi ha voglia di correre sia il benvenuto, si corre tutti insieme, tutti nella stessa direzione senza fare tanti distinguo se fai parte o meno del mosaico rosso che governa la città da 70 anni».
E poi la burocrazia che ormai fa fatica a giustificare se stessa e la sicurezza («bisogna smettere di prendere sottogamba episodi di microcriminalità»).

In piazza del Popolo ci sono gli stand gastronomici di Bell’Italia, ma sono circa 800 le persone che seguono il comizio.
E Donati conclude: «Attenzione – dice -, io non sono il dipendente di un partito, io voglio lavorare per la mia città».MVV

foto Massimo Argnani



© copyright la Cronaca di Ravenna
CONDIVIDI

Altro da:
Politica

Forza Italia: «Mambelli cheerleader di De Pascale?»

«Endorsement di Ascom a De Pascale e alla sinistra: il presidente parlava a titolo ...

Forza Italia: «Mambelli cheerleader di De Pascale?»

«Endorsement di Ascom a De Pascale e alla sinistra: il presidente parlava a titolo ...

«Un romagnolo candidato Governatore dell’Emilia-Romagna è una buona notizia»

Al candidato de Pascale e agli altri che si presenteranno alle elezioni regionali, ...

«Un romagnolo candidato Governatore dell’Emilia-Romagna è una buona notizia»

Al candidato de Pascale e agli altri che si presenteranno alle elezioni regionali, ...

Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia alleati contro il candidato della sinistra dopo De Pascale

I partiti al governo a Roma si preparano alle elezioni comunali del 2025. Sarà definito ...

Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia alleati contro il candidato della sinistra dopo De Pascale

I partiti al governo a Roma si preparano alle elezioni comunali del 2025. Sarà definito ...

RAVENNA FESTIVAL