Fagnani e Sirri (Ravenna in Campo): «Tempi troppo ristretti per la transizione energetica»

16 settembre 2021 - «In questi giorni l’allarme lanciato dal ministro Cingolani sta facendo discutere i cittadini e la politica del futuro, e forse già attuale, aumento delle bollette energetiche per famiglie e imprese.
È chiaro che l’abbandono dei combustibili fossili va perseguito con i mezzi necessari, ma crediamo anche con buon senso», affermano Roberto Fagnani e Silvia Mirri della lista 'Ravenna in Campo' a sostegno della ricandidatura a sindaco di Michele de Pascale.

«L’accelerazione impressa dai governi europei con politiche basate solo sulle fonti rinnovabili è meritoria negli obiettivi ma poco praticabile nei tempi ristretti che sono indicati.
Se non garantiamo la produzione da tutte le fonti disponibili durante la infrastrutturazione della transizione energetica, avremo difficoltà a produrre l’energia necessaria al fabbisogno del nostro paese e i prezzi saliranno a dismisura».

«Serve gradualità nel passaggio e considerazione anche dei fattori geopolitici che influiscono sugli approvvigionamenti delle fonti di energia. Occorre accumulare ancora scorte di gas e considerare che il prezzo dei diritti di emissione della CO2 sono al momento altissimi, quindi forieri di altri aumenti.
Se poi, per risparmiare, le famiglie dovranno diminuire i consumi, anche per il riscaldamento, il prezzo più alto lo pagheranno le fasce più deboli della popolazione in denaro e salute.
Insomma, il cosiddetto turbo-capitalismo che inquina non si combatte con la turbo-transizione energetica ideologica, ma col buon senso e una programmazione realista ed efficace.
Con buona pace di chi predica qualità della vita al calduccio, senza pensare a chi non può permettersi questi rincari.
Con queste posizioni ideologiche la qualità della vita peggiorerà per tutti».


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