Cronaca
Accusato di evasione fiscale e bancarotta fallimentare, esecutiva la condanna a quattro anni e sei mesi di carcere
È stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Ravenna
10 settembre 2021 - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ravenna hanno dato esecuzione nei giorni scorsi a un ordine di rintraccio e traduzione in carcere con il quale il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Ravenna ha dato esecuzione alla sentenza definitiva di condanna alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione per evasione fiscale e bancarotta fraudolenta nei confronti di un soggetto di nazionalità rumena residente a Ravenna.
La condanna penale rappresenta l’epilogo di una verifica fiscale svolta a suo tempo dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Ravenna, con riguardo agli anni d’imposta dal 2011 al 2015, nei confronti di un bar a Classe.
L’attività ispettiva aveva portato alla constatazione di imposte evase per oltre 400mila euro e alla denuncia del rappresentante legale per l’omessa presentazione delle previste dichiarazioni fiscali e per l’occultamento e distruzione di scritture contabili. Era stato anche accertato che il gestore dell’attività non aveva mai provveduto a regolarizzare i 20 dipendenti che erano stati nel tempo reclutati, nei confronti dei quali avanzava peraltro cospicui debiti per stipendi non pagati.
Successivamente i finanzieri erano stati incaricati di verificare anche i requisiti di solvibilità della società e, a seguito degli accertamenti economico patrimoniali, dai quali emergevano anche ulteriori debiti verso diversi fornitori, era emerso chiaramente lo stato di insolvenza dell’azienda che quindi veniva dichiarata fallita.
Al titolare è stato contestato anche il reato di bancarotta fraudolenta che è andato così ad aggravare ulteriormente la sua posizione processuale.
Al termine del processo, oltre alla pena principale della reclusione, il Giudice ha quindi disposto anche le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici, dell’inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale e dell’incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la durata di cinque anni.
© copyright la Cronaca di Ravenna
La condanna penale rappresenta l’epilogo di una verifica fiscale svolta a suo tempo dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Ravenna, con riguardo agli anni d’imposta dal 2011 al 2015, nei confronti di un bar a Classe.
L’attività ispettiva aveva portato alla constatazione di imposte evase per oltre 400mila euro e alla denuncia del rappresentante legale per l’omessa presentazione delle previste dichiarazioni fiscali e per l’occultamento e distruzione di scritture contabili. Era stato anche accertato che il gestore dell’attività non aveva mai provveduto a regolarizzare i 20 dipendenti che erano stati nel tempo reclutati, nei confronti dei quali avanzava peraltro cospicui debiti per stipendi non pagati.
Successivamente i finanzieri erano stati incaricati di verificare anche i requisiti di solvibilità della società e, a seguito degli accertamenti economico patrimoniali, dai quali emergevano anche ulteriori debiti verso diversi fornitori, era emerso chiaramente lo stato di insolvenza dell’azienda che quindi veniva dichiarata fallita.
Al titolare è stato contestato anche il reato di bancarotta fraudolenta che è andato così ad aggravare ulteriormente la sua posizione processuale.
Al termine del processo, oltre alla pena principale della reclusione, il Giudice ha quindi disposto anche le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici, dell’inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale e dell’incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la durata di cinque anni.
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