Pandemia, 600 controlli della Finanza e 53 denunce | la CRONACA di RAVENNA

Pandemia, 600 controlli della Finanza e 53 denunce

Il bilancio delle Fiamme gialle sull'attività svolta durante l'emergenza coronavirus

23 giugno 2020 - In seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.

Sono 593 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza di Ravenna a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia: 53 persone denunciate, a vario titolo, per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza.
Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della criminalità nel tessuto economico del Paese, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 11 soggetti, con beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie, per un valore di oltre 1,5 milioni di euro, proposti alle competenti Autorità Giudiziarie per il sequestro.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

Nei primi mesi del 2020, nel settore della contraffazione sono stati denunciati 7 soggetti per i reati di frode in commercio, constatate sanzioni amministrative e sottoposti a sequestro circa 15 mila mascherine e dispositivi di protezione individuale irregolarmente commercializzate.
Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In questo ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni.

In tale ambito, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria 2 soggetti per il reato di manovre speculative su merci e sono state sequestrate 320 mascherine protettive, alcune delle quali commercializzate al pubblico con ricarichi sino al 1.700% rispetto al prezzo di acquisto.
Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, la Guardia di Finanza di Ravenna, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero di circa 50 militari.


© copyright la Cronaca di Ravenna
CONDIVIDI

Altro da:
Cronaca

Bomba inesplosa in un bosco a Castelbolognese

Probabilmente risale alla seconda guerra mondiale. È stata trovata dalle guardie ...

Bomba inesplosa in un bosco a Castelbolognese

Probabilmente risale alla seconda guerra mondiale. È stata trovata dalle guardie ...

Aveva una serra per coltivare marijuana: arrestato 39enne. In casa, oltre alle piante, 8 chili di droga

In una stanza illuminata da lampade led ad alto voltaggio, equipaggiata con un sistema ...

Aveva una serra per coltivare marijuana: arrestato 39enne. In casa, oltre alle piante, 8 chili di droga

In una stanza illuminata da lampade led ad alto voltaggio, equipaggiata con un sistema ...

La Guardia di Finanza sequestra cosmetici cancerogeni

Nei prodotti analizzati individuata una sostanza conosciuta come “Lilial” il cui ...

La Guardia di Finanza sequestra cosmetici cancerogeni

Nei prodotti analizzati individuata una sostanza conosciuta come “Lilial” il cui ...

CNA parti