Economia
La Orion celebra 60 anni con un investimento di 40 milioni
L'azienda del polo chimico produce nero di carbonio e energia elettrica
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01 giugno 2021 - La Orion Engineered Carbons, azienda del polo chimico, celebra i 60 anni con la partenza della nuova linea di produzione, dopo aver realizzato un investimento di 40 milioni di euro sul territorio.
Lo stabilimento ravennate è nato nel 1961 su impulso di Enrico Mattei, per completare la gamma dei prodotti strategici per l’industria della gomma. Inizialmente come joint venture tra la Phillips Petroleum Company e l’Anic, poi, nel corso degli anni e attraverso diversi proprietari, la società si è continuamente sviluppata e infine diventata parte del gruppo internazionale Orion Engineered Carbons, uno dei maggiori produttori di nero di carbonio a livello mondiale, fondato il 1° agosto 2011. L’impianto di Ravenna contribuisce attualmente con una capacità installata di circa 85 mila tonnellate all’anno e conta sul lavoro di 56 dipendenti.
Oltre al nero di carbonio, lo stabilimento di Ravenna produce dal 1998 anche energia elettrica, a beneficio dell’ambiente e della comunità: il recupero energetico permette di diminuire gli acquisti nazionali di olio combustibile per la generazione elettrica. Oltre a soddisfare il proprio fabbisogno interno, la società è anche in grado di alimentare di energia elettrica circa 28mila utenze familiari. Un’attenzione al territorio testimoniata anche da altre iniziative, sempre nell’ottica della sostenibilità: è stato infatti implementato un tratto di pista ciclabile in Via Baiona, in corrispondenza dello stabilimento, oltre ad una nuova fermata per i mezzi pubblici coperta e illuminata, ed è stato realizzato il rimboschimento di sette ettari di terreno.
“Il raggiungimento di 60 anni di attività è una pietra miliare di cui andiamo orgogliosi - spiega il presidente e amministratore delegato, Luis Fernando Molinari - Dopo un anno ricco di sfide per la nostra area e per l’economia globale, è importante per noi oggi celebrare questo traguardo significativo con tutto il territorio che ci ospita dal 1961. Già nel 2019 la nostra società, con il supporto di Confindustria Romagna e la disponibilità del Comune di Ravenna, ha voluto condividere con la cittadinanza il proprio piano aziendale di investimenti, che ha portato alla nostra nuova linea di produzione e ai posti di lavoro che abbiamo creato di conseguenza”.
La società ha anche dato il proprio supporto alla comunità locale durante la pandemia COVID-19 nel 2020, donando all’Ospedale Santa Maria delle Croci 2000 mascherine N95 e tramite la raccolta su base volontaria, fatta su proposta del Consiglio di Fabbrica a tutti i dipendenti dello stabilimento, di una somma per la Pubblica Assistenza “Città di Ravenna”. L'azienda ha poi deciso di raddoppiare la cifra raccolta tra i suoi dipendenti.
“La nostra società è fiera del progresso fatto in questi 60 anni di storia, non solo all’interno della nostra organizzazione, ma anche nell’ambito di tutta l’industria del nero di carbonio - aggiunge l’Ing. Molinari - Il nostro desiderio è quello di sviluppare ulteriormente il nostro impianto: ciò è già cominciato con l’aumento della forza lavoro di circa il 10% nel pieno della pandemia e con l’imminente avvio della nostra nuova unità di produzione – progettata allo stato dell’arte – che aumenterà significativamente l’offerta di nuove tipologie di neri di carbonio, a beneficio dei clienti in tutto il mondo”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Lo stabilimento ravennate è nato nel 1961 su impulso di Enrico Mattei, per completare la gamma dei prodotti strategici per l’industria della gomma. Inizialmente come joint venture tra la Phillips Petroleum Company e l’Anic, poi, nel corso degli anni e attraverso diversi proprietari, la società si è continuamente sviluppata e infine diventata parte del gruppo internazionale Orion Engineered Carbons, uno dei maggiori produttori di nero di carbonio a livello mondiale, fondato il 1° agosto 2011. L’impianto di Ravenna contribuisce attualmente con una capacità installata di circa 85 mila tonnellate all’anno e conta sul lavoro di 56 dipendenti.
Oltre al nero di carbonio, lo stabilimento di Ravenna produce dal 1998 anche energia elettrica, a beneficio dell’ambiente e della comunità: il recupero energetico permette di diminuire gli acquisti nazionali di olio combustibile per la generazione elettrica. Oltre a soddisfare il proprio fabbisogno interno, la società è anche in grado di alimentare di energia elettrica circa 28mila utenze familiari. Un’attenzione al territorio testimoniata anche da altre iniziative, sempre nell’ottica della sostenibilità: è stato infatti implementato un tratto di pista ciclabile in Via Baiona, in corrispondenza dello stabilimento, oltre ad una nuova fermata per i mezzi pubblici coperta e illuminata, ed è stato realizzato il rimboschimento di sette ettari di terreno.
“Il raggiungimento di 60 anni di attività è una pietra miliare di cui andiamo orgogliosi - spiega il presidente e amministratore delegato, Luis Fernando Molinari - Dopo un anno ricco di sfide per la nostra area e per l’economia globale, è importante per noi oggi celebrare questo traguardo significativo con tutto il territorio che ci ospita dal 1961. Già nel 2019 la nostra società, con il supporto di Confindustria Romagna e la disponibilità del Comune di Ravenna, ha voluto condividere con la cittadinanza il proprio piano aziendale di investimenti, che ha portato alla nostra nuova linea di produzione e ai posti di lavoro che abbiamo creato di conseguenza”.
La società ha anche dato il proprio supporto alla comunità locale durante la pandemia COVID-19 nel 2020, donando all’Ospedale Santa Maria delle Croci 2000 mascherine N95 e tramite la raccolta su base volontaria, fatta su proposta del Consiglio di Fabbrica a tutti i dipendenti dello stabilimento, di una somma per la Pubblica Assistenza “Città di Ravenna”. L'azienda ha poi deciso di raddoppiare la cifra raccolta tra i suoi dipendenti.
“La nostra società è fiera del progresso fatto in questi 60 anni di storia, non solo all’interno della nostra organizzazione, ma anche nell’ambito di tutta l’industria del nero di carbonio - aggiunge l’Ing. Molinari - Il nostro desiderio è quello di sviluppare ulteriormente il nostro impianto: ciò è già cominciato con l’aumento della forza lavoro di circa il 10% nel pieno della pandemia e con l’imminente avvio della nostra nuova unità di produzione – progettata allo stato dell’arte – che aumenterà significativamente l’offerta di nuove tipologie di neri di carbonio, a beneficio dei clienti in tutto il mondo”.
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