Il tavolo 3D che rivoluziona l'insegnamento dell'Anatomia utile anche all'Ausl | la CRONACA di RAVENNA

Il tavolo 3D che rivoluziona l'insegnamento dell'Anatomia utile anche all'Ausl

Acquistato dalla Fondazione Flaminia, è stato presentato ai medici dell’ospedale. Potrà essere utilizzato anche per corsi di formazione e aggiornamento

15 aprile 2021 - Il tavolo di dissezione virtuale Anatomage, in dotazione ai nuovi laboratori didattici del corso di laurea in Medicina e chirurgia a Ravenna, è stato presentato ai medici dell’ospedale Santa Maria delle Croci. Questa innovativa attrezzatura è stata acquistata dalla Fondazione Flaminia insieme ad altre destinate ai laboratori didattici del corso di laurea in Medicina e Chirurgia. L’acquisto rientra nell’ambito del più ampio investimento di Fondazione che ha riguardato la ristrutturazione degli spazi messi a disposizione dall’Ausl Romagna all’interno dell’ospedale Santa Maria delle Croci.

La presentazione, rivolta ai direttori dei dipartimenti e delle unità operative del presidio ospedaliero della nostra città, è stata organizzata dalla direzione sanitaria dell’ospedale Santa Maria delle Croci, di concerto con la coordinatrice del corso di laurea in Medicina e Chirurgia.

I medici intervenuti hanno dimostrato grande interesse e avanzato proposte sul suo utilizzo anche per corsi di formazione e di aggiornamento. Si tratta di un sistema di anatomia umana reale 3D, realizzato in California e presente in Italia in poche decine di unità.

Accanto ai numerosi operatori sanitari intervenuti, hanno partecipato la direttrice sanitaria dell’ospedale di Ravenna Francesca Bravi e il direttore sanitario dell’Ausl Romagna, Mattia Altini. È inoltre intervenuto il direttore generale Tiziano Carradori.

“Questa strumentazione così tecnologicamente avanzata – ha sottolineato Carradori - rappresenta un indubbio vantaggio per l’attività didattica e per gli studenti che si formano a Ravenna, ma coincide anche con una grande potenzialità per il personale del presidio ospedaliero. Sono convinto che la relazione tra servizio sanitario e università, che nel nostro caso si realizza con la presenza del corso di laurea in Medicina e chirurgia a Ravenna, sia importantissima e insostituibile, e che la combinazione di conoscenza e competenza, che si realizza in questo modo, non potrà che tradursi nella migliore opportunità per tutti”.


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