Legambiente, stop ai diserbanti in agricoltura e lungo le strade: danni alle acque e alla natura | la CRONACA di RAVENNA

Legambiente, stop ai diserbanti in agricoltura e lungo le strade: danni alle acque e alla natura

A Ravenna le segnalazioni vengono da via Marabina, Madonna dell’Albero, via Canale Molinetto, Ponte Nuovo, Classicana, Adriatica, Gambellara ma non si risparmiano le campagne della provincia di Ravenna

31 marzo 2021 - Da via Marabina, Madonna dell’Albero, via Canale Molinetto, Ponte Nuovo, Classicana, Adriatica, Gambellara e dalle campagne della provincia di Ravenna, arrivano a Legambiente segnalazioni sull'uso, tipico della primavera, dei diserbanti nei fossi e lungo le strade ma spesso anche nell’interfila di frutteti e vigneti.

"Una situazione insostenibile - dice l'associazione ambientalista - per la biodiversità e la salute delle persone. Serve un forte lavoro di sensibilizzazione e di rispetto del quadro normativo. 
L’applicazione del diserbante all’interno della rete dei canali di scolo ha degli impatti devastanti sulla biodiversità. 
Infatti, è proprio nelle zone di margine che si concentra il maggior livello di biodiversità che subisce la minaccia dei trattamenti. Oltretutto, vi è l’aggravante del diretto contatto con l’acqua dei canali quindi la mobilità dei principi attivi anche all’interno della rete idrica”.

Secondo Legambiente, le responsabilità legate a questa mancanza di attenzione sono molteplici: "da un lato abbiamo il Piano Nazionale sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi, attualmente in fase di revisione, che definisce delle distanze minime da mantenere dalle aree sensibili, ma che risulta di difficile applicazione, dall’altro abbiamo il mondo agricolo troppo poco sensibile a queste tematiche, ma soprattutto poco consapevole degli effetti dell’utilizzo indiscriminato di queste sostanze.

Il mondo agricolo però non è il solo: nel caso dei trattamenti a bordo strada, in particolare strade extraurbane, entrano in gioco le responsabilità di ANAS che evidentemente in molti casi preferisce l’utilizzo del diserbo chimico piuttosto che dello sfalcio meccanico, con possibili conseguenti criticità legate anche alla stabilità del bordo strada".

“Molto però può essere fatto anche dalle amministrazioni pubbliche locali - conclude Legambiente - emettendo ordinanze e regolamenti ad hoc per il divieto e limitazione nell’impiego dei pesticidi in particolare nelle zone agricole periurbane rafforzando l’applicazione della delibera di giunta regionale 541/2016, dalle politiche di finanziamento agricolo regionali, intensificando i controlli sul territorio e attraverso progettualità e azioni di sensibilizzazione che vedano coinvolte in particolare le associazioni agricole ed i loro associati”.


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