Cronaca
Un salotto d'arte nella sala d’attesa degli ambulatori ginecologici
Iniziativa promossa da Emanuela Galassi, infermiera del reparto
![Un salotto d'arte nella sala d’attesa degli ambulatori ginecologici](/file/articoli/th/articoli_3730.jpg)
09 marzo 2021 - La sala d’attesa degli ambulatori ginecologici, diventa un “salotto d’arte”con una parete “vestita” con ritratti di donne e le restanti pareti “raccontate” con poesie e frasi dedicate alle donne. La progettazione e la sua realizzazione è stata pensata e voluta da Emanuela Galassi, infermiera degli ambulatori ginecologici per creare un momento di comfort maggiore alle donne che attendono una visita o un controllo.
“L’idea è nata da una mia esperienza personale" spiega Emanuela Galassi. "In attesa di una visita medica ho trascorso il tempo leggendo poesie incontrate come abbellimento della sala dove aspettavo di essere chiamata. Così abbiamo deciso di riproporre anche da noi, in accordo con il direttore di U.O. Giuseppe Comerci, un ambiente simile a quello che mi aveva piacevolmente colpita”. La sala, al IV° piano dell’ospedale è stata già allestita.
L’iniziativa si inserisce nel percorso avviato nell’ospedale di Ravenna in seguito ai fortunati eventi svolti al Santa Maria delle Croci dalla prof. Livia Santini ideatrice di “Rianimazione letteraria” per rendere anche i locali ospedalieri, corridoi, luoghi di passaggio e sale d’attesa spesso anonimi, più vivi e accoglienti nell’ottica di umanizzazione delle cure ospedaliere.
© copyright la Cronaca di Ravenna
“L’idea è nata da una mia esperienza personale" spiega Emanuela Galassi. "In attesa di una visita medica ho trascorso il tempo leggendo poesie incontrate come abbellimento della sala dove aspettavo di essere chiamata. Così abbiamo deciso di riproporre anche da noi, in accordo con il direttore di U.O. Giuseppe Comerci, un ambiente simile a quello che mi aveva piacevolmente colpita”. La sala, al IV° piano dell’ospedale è stata già allestita.
L’iniziativa si inserisce nel percorso avviato nell’ospedale di Ravenna in seguito ai fortunati eventi svolti al Santa Maria delle Croci dalla prof. Livia Santini ideatrice di “Rianimazione letteraria” per rendere anche i locali ospedalieri, corridoi, luoghi di passaggio e sale d’attesa spesso anonimi, più vivi e accoglienti nell’ottica di umanizzazione delle cure ospedaliere.
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