Molestie sessuali, come difendersi. Lo spiega la Cgil | la CRONACA di RAVENNA

Molestie sessuali, come difendersi. Lo spiega la Cgil

Il sindacato distribuisce una guida nei luoghi di lavoro. Appello contro la violenza sulle donne da parte dei sindacati dei pensionati

07 marzo 2021 - A causa delle norme per prevenire i contagi, quest’anno la Cgil di Ravenna non organizzerà la tradizionale distribuzione della mimosa in occasione del 8 marzo. Non mancheranno, però, azioni di sensibilizzazione che si svolgeranno sia a livello locale che nazionale.

In concomitanza con l’8 marzo, la Cgil di Ravenna avvierà la distribuzione, nei luoghi di lavoro del territorio provinciale, di un opuscolo che vuole rappresentare una guida per difendersi dalle moleste sessuali sul lavoro.

“Si partirà con la distribuzione iniziale di 500 copie – spiega Manuela Trancossi, della segreteria confederale di Cgil Ravena – cui seguiranno ulteriori stampe per coprire nel tempo più luoghi di lavoro possibile. In Italia un milione e 404 mila donne hanno subito molestie sessuali sul posto di lavoro nel corso della loro vita professionale. Il fenomeno è trasversale a ogni settore professionale. Troppo spesso chi le subisce non sa con chi parlarne o a chi rivolgersi, teme di non essere creduta o tende a colpevolizzarsi. Questa guida può aiutare a capire quali atteggiamenti possono configurarsi come molestia e cosa si può fare per difendersi”.

La guida spiega che, se si verificano molestie sessuali sul posto di lavoro, chi le subisce può procedere contro il molestatore o la molestatrice. “Il datore di lavoro – si legge in un passaggio del testo in distribuzione - è tenuto per legge a proteggervi e ad adottare ogni misura per impedire le molestie sul luogo di lavoro. Se non adempie a tale obbligo può essere citato in giudizio. La lavoratrice che agisce in giudizio per aver subito molestie o discriminazioni non può essere sanzionata, demansionata, licenziata o trasferita. (L.27/12/17 n°205)”.

La festa della donna sarà quest’anno accompagnata dall’appello “Cari uomini abbiamo un problema” che è stato lanciato da Ivan Pedretti, Carmelo Barbagallo e Piero Ragazzini, rispettivamente segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. I tre sindacalisti della categoria dei pensionati invitano a una presa di coscienza della società sul carattere emergenziale del problema della violenza sulle donne. È possibile sottoscrivere l’appello su www.abbiamounproblema.it.

Sempre in occasione del 8 marzo sarà distribuito un opuscolo - realizzato da la Rete delle Donne Cgil e da il coordinamento Donne Pensionate dello Spi provinciale della Camera del Lavoro di Ravenna - che ripercorre in breve la storia delle rivendicazioni femminili, con un piccolo focus su alcune donne che si sono contraddistinte nel corso dei decenni.

(nella foto Manuela Trancossi)


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