Anno molto intenso per i carabienieri contro droga e furti | la CRONACA di RAVENNA

Anno molto intenso per i carabienieri contro droga e furti

Oggi ricorre l'anniversario di fondazione dell'Arma

05 giugno 2020 - Ricorre oggi il 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, che quest’anno assume un significato ancora più profondo in quanto coincide con il centenario della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’Istituzione, per il valore dimostrato e il sangue versato durante il primo conflitto mondiale. Era il 5 giugno 1920 e da allora in questa data si celebra la Festa dell’Arma, nata come “Corpo dei Carabinieri reali” il 13 luglio del 1814.

Nel corso dello scorso anno, i carabinieri del Comando provinciale hanno effettuato 442 arresti e fermi, denunciato 3.506 autori di reato, effettuando 24.391 pattuglie, identificando più di 86mila persone e controllando oltre 68mila veicoli.
Non è mancata l’azione volta al contrasto dello smercio di stupefacenti, dove figurano 92 arresti, 66 denunce e 42 kg di sostanze sequestrate tra eroina, cocaina, hashish e marijuana.

Particolare attenzione è stata riservata alla consumazione dei cosiddetti ‘delitti predatori’, con l’esecuzione di 80 arresti e 243 denunce a carico di soggetti resisi responsabili di furti e rapine.
Analoghi risultati sono stati conseguiti nell’attività tesa ad arginare le varie forme di raggiro, di maltrattamento e di violenza, e, da non sottovalutare, di abusivismo commerciale, in stretta sinergia con tutte le Forze dell’ordine, gli Enti locali e le associazioni di categoria, seguendo un modello operativo di stretta collaborazione.
A tali esiti si aggiungono quelli delle articolazioni forestali del Gruppo e del Reparto Biodiversità, che, nei qualificati settori di competenza, hanno svolto oltre 3.260 controlli, denunciando 55 responsabili di violazioni contro il territorio e rilevando illeciti amministrativi per circa 93mila euro.

Tra le operazioni più significative spiccano quella del 15 giugno 2019, a Ravenna. In quell’occasione il Nucleo investigativo ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla locale Autorità Giudiziaria nei confronti di un’operatrice sanitaria, ritenuta responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento è disceso dall’attività svolta dai militari su delega della Procura della Repubblica, che ha interessato per le indagini anche la Polizia Municipale. Il successivo 24 giugno, il personale dell’Arma, a conclusione degli accertamenti, ha eseguito ulteriori due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico del titolare di una casa famiglia per anziani del capoluogo e di un’altra operatrice sanitaria, per le vessazioni rivolte agli ospiti della struttura.

Il 20 luglio 2019, in Ravenna e Provincia, la Stazione del Capoluogo ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dalla locale Autorità Giudiziaria nei confronti di due persone (padre e figlio) ritenute colpevoli, in concorso con altra deferita in stato di libertà, dei reati di furto in abitazione e indebito utilizzo di carte abilitate al prelievo di denaro contante, con l’aggravante di aver agito a discapito di ultra 65enni. I provvedimenti sono discesi dall’attività investigativa svolta dai militari, con la raccolta di fondati indizi sui responsabili, i quali, mediante artifizi, raggiri e furti consumati in danno di tre anziani del luogo, li avevano privati nei mesi precedenti dei rispettivi documenti di credito, poi utilizzati per indebiti prelievi e acquisiti in svariati esercizi commerciali, per un valore economico di oltre 5.000 euro. Le perquisizioni effettuate presso le abitazioni degli indagati hanno consentito di recuperare gran parte del provento delle azioni delittuose.

L’8 ottobre 2019, un 30enne tunisino è stato accoltellato all’addome, presso il proprio domicilio di Cervia, da una persona sconosciuta. Le verifiche immediatamente intraprese dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cervia - Milano Marittima hanno portato le indagini nell’ambiente dello spaccio di sostanze di stupefacenti lungo la costa romagnola, permettendo di identificare celermente l’autore, nel frattempo rifugiatosi a Mantova, con l’intenzione di raggiungere la Germania, al fine di eludere la giustizia italiana. Grazie alle indagini condotte senza soluzione di continuità anche col supporto della Sezione Anticrimine di Milano e dell’Arma locale, il giorno successivo all’evento è stato rintracciato e sottoposto al fermo di polizia il responsabile del tentato omicidio, coincidente con un 33enne di nazionalità tunisina.
Il 14 gennaio 2020, in Ravenna, i militari del Nucleo Investigativo, nell’ambito dei servizi predisposti per il contrasto dei reati in materia di stupefacenti, hanno arrestato un cittadino albanese 35enne da tempo residente a Ravenna per detenzione ai fini di spaccio di rilevante quantità di droga. L’uomo è stato controllato alla guida della propria autovettura di grossa cilindrata, al cui interno erano ben occultati circa 6 kg di cocaina, rinvenuti dal personale dell’Arma con la collaborazione di unità cinofila della Guardia di Finanza. L’interessato era anche in possesso della somma di 6.450 euro, sottoposta a sequestro unitamente al veicolo e allo stupefacente..


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