Cronaca
Le associazioni ambientaliste: "Serve un commissario straordinario per la Berkan B"
Istanza al premier, alla Capitaneria di porto e al Prefetto

04 marzo 2021 - Numerose associazioni ambientaliste prendono posizione "per l’ormai insostenibile situazione" in cui versa il “Cimitero delle Navi” al Porto di Ravenna: "Diversi relitti abbandonati da anni nello specchio d’acqua della Pialassa dei Piomboni, in prossimità di ambienti tutelati, aggravano la situazione. Il cargo Berkan B ha già rilasciato idrocarburi".
Il bando di gara per la di rimozione del relitto "è stato aggiudicato nel dicembre 2019 e mai assegnato". Per questo motivo, un folto gruppo di associazioni locali, regionali e nazionali, costituito da Amici della Pineta San Vitale e Pialasse, Animal Liberation, A.N.P.A.N.A. – Associazione Nazionale Protezione Animali, Natura e Ambiente, APS Amici dei Parchi di Monteveglio e dell'Emilia, AsOER – Associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna, Associazione Naturista Ravennate, C.L.A.M.A. Ravenna Onlus, Comitato Difesa Pialassa del Piombone e Baiona, ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, Federazione Nazionale Pro Natura, Gruppo d'Intervento Giuridico odv, ISDE Italia – Associazione Medici per l’Ambiente, Italia Nostra, L’Arca AdV, LIPU Emilia-Romagna, Legambiente EmiliaRomagna, OIPA Italia OdV – Organizzazione Internazionale Protezione Animali, WWF Emilia-Romagna, lancia un grido d’aiuto perché tutto questo abbia termine".
Le associazioni ricordano che il relitto si trova nel Canale Piomboni da 41 mesi. “Lì giace ancor’oggi, quasi completamente sommerso. Attorno, il “Cimitero delle Navi”, diventato ormai tristemente noto in tutta Italia: altri cinque relitti, tre simili al Berkan, affondati ed abbandonati da undici anni, ed altri due, sommersi da una trentina d’anni, incombono sulla Pialassa dei Piomboni – una laguna antica di quattro secoli ricchissima di un prezioso patrimonio sottoposto a tutela ambientale. Un sito su cui pesano pesanti pressioni provocate dalla presenza dei relitti".
I firmatari dell'appello "richiedono urgentemente al Presidente del Consiglio ed al Capo della Protezione l’emanazione di una Ordinanza di Protezione Civile e la nomina di un commissario straordinario, affinché possa finalmente iniziare la rimozione della Berkan B e degli altri cinque relitti, e la bonifica delle acque e dei fondali. L’istanza è stata inoltrata anche al Presidente della Repubblica, all’ex Ministero dell’Ambiente ora Ministero della Transizione Ecologica, al Reparto Ambientale Marino delle Capitanerie di Porto ed al Prefetto di Ravenna".
© copyright la Cronaca di Ravenna
Il bando di gara per la di rimozione del relitto "è stato aggiudicato nel dicembre 2019 e mai assegnato". Per questo motivo, un folto gruppo di associazioni locali, regionali e nazionali, costituito da Amici della Pineta San Vitale e Pialasse, Animal Liberation, A.N.P.A.N.A. – Associazione Nazionale Protezione Animali, Natura e Ambiente, APS Amici dei Parchi di Monteveglio e dell'Emilia, AsOER – Associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna, Associazione Naturista Ravennate, C.L.A.M.A. Ravenna Onlus, Comitato Difesa Pialassa del Piombone e Baiona, ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, Federazione Nazionale Pro Natura, Gruppo d'Intervento Giuridico odv, ISDE Italia – Associazione Medici per l’Ambiente, Italia Nostra, L’Arca AdV, LIPU Emilia-Romagna, Legambiente EmiliaRomagna, OIPA Italia OdV – Organizzazione Internazionale Protezione Animali, WWF Emilia-Romagna, lancia un grido d’aiuto perché tutto questo abbia termine".
Le associazioni ricordano che il relitto si trova nel Canale Piomboni da 41 mesi. “Lì giace ancor’oggi, quasi completamente sommerso. Attorno, il “Cimitero delle Navi”, diventato ormai tristemente noto in tutta Italia: altri cinque relitti, tre simili al Berkan, affondati ed abbandonati da undici anni, ed altri due, sommersi da una trentina d’anni, incombono sulla Pialassa dei Piomboni – una laguna antica di quattro secoli ricchissima di un prezioso patrimonio sottoposto a tutela ambientale. Un sito su cui pesano pesanti pressioni provocate dalla presenza dei relitti".
I firmatari dell'appello "richiedono urgentemente al Presidente del Consiglio ed al Capo della Protezione l’emanazione di una Ordinanza di Protezione Civile e la nomina di un commissario straordinario, affinché possa finalmente iniziare la rimozione della Berkan B e degli altri cinque relitti, e la bonifica delle acque e dei fondali. L’istanza è stata inoltrata anche al Presidente della Repubblica, all’ex Ministero dell’Ambiente ora Ministero della Transizione Ecologica, al Reparto Ambientale Marino delle Capitanerie di Porto ed al Prefetto di Ravenna".

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