Cronaca
Vigili del Fuoco, la Fp Cgil denuncia: "Pochi uomini. A rischio il soccorso"
Mancano 6 ispettori, 22 vigili, 4 sommozzatori e 3 nautici. Si riesce ad affrontare l’emergenza soltanto con gli straordinari, rinviando i percorsi di formazione e con partenze in soccorso con un numero di addetti inferiori alla media
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02 marzo 2021 - Le gravi carenze in organico nel corpo dei Vigili del Fuoco di Ravenna e nei distaccamenti di Cervia, Faenza e Lugo sono denunciate dalla Fp Cgil che sottolinea come sia a rischio il soccorso. In particolare, si tratta di sei ispettori, ventidue vigili, quattro sommozzatori e tre nautici. Su questa problematica, il sindacato ha tenuto ieri, lunedì, un incontro con il comandante dei Vigili del Fuoco di Ravenna Luca Manselli.
“Rispetto a criticità croniche e strutturali - sottolinea la Fp Cgil - si riesce ad affrontare l’emergenza soltanto tramite misure-tampone, ricorrendo agli straordinari, rinviando i percorsi di formazione e predisponendo partenze in soccorso con un numero di addetti inferiore alla media.
Appare necessario e indifferibile un intervento puntuale delle autorità, per sollecitare le istituzioni competenti e varare l’approvazione di un ulteriore distaccamento cittadino in un’ottica di piena funzionalità delle strutture. Non di minore importanza è il distaccamento nautico portuale, a breve investito da un processo di riqualificazione degli impianti nell’ottica di una mission più ampia, dovrebbe trasformarsi in una struttura di primo livello sul piano nazionale, utile al reclutamento e all’addestramento del personale interessato.
Ecco perché le istituzioni sono chiamate a un intervento tempestivo, per supportare il Comando in questa importante opera di ampliamento logistico e di reclutamento delle risorse. Non è più pensabile rinviare i temi in agenda: servono soluzioni immediate e di lungo periodo”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
“Rispetto a criticità croniche e strutturali - sottolinea la Fp Cgil - si riesce ad affrontare l’emergenza soltanto tramite misure-tampone, ricorrendo agli straordinari, rinviando i percorsi di formazione e predisponendo partenze in soccorso con un numero di addetti inferiore alla media.
Appare necessario e indifferibile un intervento puntuale delle autorità, per sollecitare le istituzioni competenti e varare l’approvazione di un ulteriore distaccamento cittadino in un’ottica di piena funzionalità delle strutture. Non di minore importanza è il distaccamento nautico portuale, a breve investito da un processo di riqualificazione degli impianti nell’ottica di una mission più ampia, dovrebbe trasformarsi in una struttura di primo livello sul piano nazionale, utile al reclutamento e all’addestramento del personale interessato.
Ecco perché le istituzioni sono chiamate a un intervento tempestivo, per supportare il Comando in questa importante opera di ampliamento logistico e di reclutamento delle risorse. Non è più pensabile rinviare i temi in agenda: servono soluzioni immediate e di lungo periodo”.
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