Cronaca
L'Emilia Romagna e Ravenna verso la riconferma della zona gialla. Attesa per il report dell'Istituto superiore di sanità
I dati confermano una curva dell'epidemia in lieve ma costante calo negli ultimi giorni, in particolare sui ricoveri
05 febbraio 2021 - L'Emilia-Romagna viaggia verso la conferma in zona gialla per la seconda settimana di seguito, con dati che confermano una curva dell'epidemia in lieve ma costante calo negli ultimi giorni, in particolare sui ricoveri. Le persone in terapia intensiva per Covid-19 sono 188, sei in meno nelle ultime 24 ore e 76 in meno negli altri reparti (2.046). L'incremento giornaliero di contagi è in linea con quello degli ultimi giorni, 1.192 su 25.882 tamponi; 58 i decessi.
Il report dell'Istituto superiore di Sanità sull'emergenza coronavirus nelle regioni italiane sarà reso noto oggi, venerdì 5 febbraio, e sarà la base per le decisioni della Cabina di Regia Benessere Italia e dell'ordinanza del ministero della Salute.
Il governo è dimissionario e Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza non dovrebbero prendere decisioni che riguardano restrizioni della libertà dei cittadini. Al 15 febbraio, data di scadenza del Dpcm, mancano dieci giorni e potrebbe essersi già insediato il nuovo governo Draghi. Per rinnovarlo dovrebbe essere seguito lo stesso iter legislativo del 14 gennaio scorso. E quindi sarebbe in teoria necessario un decreto legge (che deve essere approvato dal consiglio dei ministri), seguito da un Dpcm.
Se il governo Draghi non dovesse essersi ancora insediato per quella data, il provvedimento decadrà automaticamente. La possibile scadenza dal 15 febbraio consentirebbe di tornare a circolare liberamente tra regioni, senza l'autocertificazione per ragioni di lavoro necessità e salute o per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Il report dell'Istituto superiore di Sanità sull'emergenza coronavirus nelle regioni italiane sarà reso noto oggi, venerdì 5 febbraio, e sarà la base per le decisioni della Cabina di Regia Benessere Italia e dell'ordinanza del ministero della Salute.
Il governo è dimissionario e Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza non dovrebbero prendere decisioni che riguardano restrizioni della libertà dei cittadini. Al 15 febbraio, data di scadenza del Dpcm, mancano dieci giorni e potrebbe essersi già insediato il nuovo governo Draghi. Per rinnovarlo dovrebbe essere seguito lo stesso iter legislativo del 14 gennaio scorso. E quindi sarebbe in teoria necessario un decreto legge (che deve essere approvato dal consiglio dei ministri), seguito da un Dpcm.
Se il governo Draghi non dovesse essersi ancora insediato per quella data, il provvedimento decadrà automaticamente. La possibile scadenza dal 15 febbraio consentirebbe di tornare a circolare liberamente tra regioni, senza l'autocertificazione per ragioni di lavoro necessità e salute o per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione.
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